«La vertenza in oggetto, non solo coinvolge 170 dipendenti, ma è sostenuta e supportata unitariamente dalle Organizzazioni Sindacali UILTuCS UIL Puglia, FISASCAT CISL ed UGL Terziario». Parola di Elena Cannone, componente della Segreteria Regionale UILTuCS Puglia. La vicenda è quella ormai nota dei lavoratori del Cara.

«Come noto – prosegue la Cannone –  lunedì prossimo il Ministro Degli Interni Angelino Alfano sarà presente presso la Prefettura di Bari e, nel suo intervento, porrà l’attenzione anche sulla problematica della chiusura delle frontiere agli immigrati. Ci auspichiamo, che nel corso del detto intervento, il Ministro possa anche prendere una posizione formale in merito alla situazione dei lavoratori interessati alla citata vertenza che, è bene rammentare, sono i soggetti che, nei vari centri di accoglienza, sono deputati all’assistenza, a vario titolo, degli immigrati che giungono sulle nostre coste».

«Al momento, infatti, non è prevista, nel Capitolato di Appalto del CARA di Bari, la così detta Clausola Sociale, che permetterebbe ai lavoratori di transitare, al termine del contratto di appalto in essere, dalla società uscente a quella subentrante: l’unica posizione presa dagli organi competenti (ANAC e Prefettura di Bari) finora, è stata una semplice garanzia, fornita peraltro solo verbalmente, di fungere da intermediari tra le parti interessate all’appalto».