Spingere i ragazzi a scendere “giù dal divano” e ad attivarsi per costruire il proprio futuro, restituendo loro speranza e motivazione. È questo l’obiettivo principale di Lavoro di Squadra, il progetto di ActionAid dedicato ai Neet (Not in Education, Employment or Training), ovvero giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, che non studiano e non lavorano e che hanno perso la voglia di mettersi in gioco. Fino al 13 marzo, sarà possibile sostenere Lavoro di squadra, facendo una donazione sulla piattaforma di crowdfunding Wind For Fund.

Dopo le esperienze di Torino, Milano ed Alba (CN), che hanno portato buoni risultati come l’aggiornamento del cv da parte dei partecipanti, la creazione dei profili sui portali di ricerca di lavoro, l’iscrizione ai Centro per l’Impiego, l’inizio di stage e contratti di lavoro in alcune aziende e la ripresa degli studi da parte di alcuni ragazzi, Lavoro di Squadra punta a Sud. Una nuova edizione del progetto è, infatti, in programma a Bari, dove ActionAid cercherà di intercettare giovani che hanno bisogno di riprendere in mano il proprio futuro, attraverso la pratica sportiva e l’allenamento motivazionale, con corsi per imparare a scrivere il proprio CV o presentarsi a un colloquio di lavoro.

Per combattere disagio ed esclusione sociale è necessario un vero e proprio “lavoro di squadra”. Per questa ragione, ActionAid ha deciso di lanciare il progetto su Wind For Fund, l’iniziativa realizzata da Wind in partnership con la piattaforma di crowdfunding DeRev.com, in modo che tutti i cittadini possano sentirsi coinvolti in questa sfida, contribuendo con una donazione alla realizzazione delle attività progettuali a Bari.

Per ringraziare coloro che decideranno di sostenere Lavoro di squadra, ActionAid ha in serbo dei regali come: magliette dell’Organizzazione, cappellini, sacche sport, ma anche un frigorifero della Argo e la possibilità di apparire nei ringraziamenti di tutti i materiali video che saranno prodotti durante il progetto.

In Italia i Neet sono ben il 26% dei ragazzi tra i 15 e 29 anni e secondo l’ISTAT, i dati sono in crescita. All’interno della categoria troviamo realtà molto differenti: chi non ha impedimenti a lavorare o studiare, ma è scoraggiato (18% del totale dei NEET), chi non può lavorare o studiare per impegni famigliari o problemi di salute (22%), chi fa lavori occasionali o studia informalmente (23%) e chi è disoccupato da breve o lunga durata e cerca un’occupazione (38%). Anche a livello di formazione vi sono molte differenze: alcuni hanno completato la scuola dell’obbligo e altri, invece, hanno una laurea.

“Lo sport educa a valori fondamentali per la crescita e lo sviluppo di ogni persona – ha dichiarato Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid – Lo spirito di squadra, la puntualità e il rispetto per gli altri sono elementi che i ragazzi protagonisti di Lavoro di squadra impareranno a conoscere durante gli allenamenti e i corsi motivazionali. Siamo contenti che questo progetto stia crescendo e raggiungendo i giovani di tutta Italia”.