«I nostri lavoratori del commercio e della cooperazione hanno il diritto, non solo agli aumenti salariali, ma a non essere trattati come i peggiori lavoratori in Italia. La cooperativa voleva creare un divario nel salario tra Nord e Sud». È il commento di Barbara Neglia, segretario generale Filcams – Cgil Bari, sul presidio dei dipendenti di Gdo, Federdistribuzione, Distribuzione Cooperativa e Confesercenti.

In seno alla mobilitazione nazionale che si sta tenendo proprio oggi a Milano, il presidio di Bari, nel piazzale antistante la Metro, è stato organizzato da Filcams Cgil e Fisascat Cisl. Assente, dei tre grandi confederati, la UilTuCS che ha deciso di unirsi alla mobilitazione di Milano. La protesta, spiegano i sindacati, è contro le associazioni datorialiche mirano a togliere salario e diritti per il contratto di lavoro.

Sulla decisione di Ugl di non aderire alla manifestazione perché, a parere della sigla, avrebbe danneggiato solo i lavoratori, Neglia ha commentato:

«l’UGL non ha nessuna titolarità a poter giudicare uno sciopero di questa natura e le motivazioni che ci hanno spinto a questa azione per due motivi. Il primo è che il contratto nazionale, in prima battuta, è sempre e solo firmato dalla organizzazioni sindacali confederate e, solo in seconda battuta, dall’UGL. Dopodiché, questa è una vertenza che ha dell’allucinante, oggi noi siamo a Bari, ma con il cuore siamo a Milano: la manifestazione è a Milano, ma il presidio di Bari serve a dare voce a quei lavoratori e lavoratrici che non hanno avuto possibilità di raggiungere Milano perché domani lavorano. Ma per noi è fondamentale poter dare voce a chiunque e poter dare la possibilità a chiunque di esprimere il proprio dissenzo».