L’AGIS di Puglia e Basilicata, ente maggiormente rappresentativo delle imprese dello spettacolo, assieme ai tre sindacati dei lavoratori dello spettacolo SLC CGIL,  FISTEL CILS e UILCOM di Puglia, denunciano l’attuale stato di grave crisi che  affligge il mondo dello spettacolo pugliese a causa di quello che ritengono essere il perdurante immobilismo della Regione in questo settore.

Insieme scendono in campo per chiedere risposte certe al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e all’assessore al ramo Loredana Capone, perché affrontino al più presto tutti i temi legati allo spettacolo, conferendo alle imprese e ai lavoratori del settore  quelle certezze oggi indispensabili per continuare ad operare con serenità in un settore, quale quello delle industrie culturali, che negli ultimi dieci anni ha fatto registrare in Puglia passi da gigante.  Senza nuovi indirizzi e certezze, quanto fin qui realizzato non potrà consolidarsi in un reale sistema di impresa con le relative ricadute occupazionali. “È necessario – dicono – che la Politica e le Istituzioni al più presto si assumano la responsabilità di individuare  e costruire insieme le strategie  più opportune in un settore non solo fragile, ma sempre più in affanno qualora non vengano presi provvedimenti urgenti, come la messa in atto di molte delle misure già previste dalla L.R. Spettacolo n. 6 del 2004, cosi da elevare la capacity building delle imprese stesse e assicurare ai lavoratori del settore una  vita realmente dignitosa.

Il primo punto di debolezza è costituito dalla impossibilità delle piccole e micro imprese culturali di continuare ad anticipare i costi a fronte di contributi assegnati e mai erogati a causa del forte ritardo con il quale la Regione Puglia ottempera al pagamento dei sostegni, anche a causa del Patto di stabilità e nonostante il ricorso al credito bancario grazie alle convenzioni in essere. Appaiono ormai indispensabili due misure: un investimento eccezionale che consenta agli operatori il recupero dei crediti degli ultimi sette anni e il finanziamento  reale del Fondo di Garanzia previsto dalla legge regionale per lo spettacolo.  Quest’ultimo da intendersi sia come fondo di rotazione che consenta l’anticipazione dei contributi alle imprese di spettacolo, e sia come riconoscimento del valore di impresa di un settore in grado di mettere a garanzia degli investimenti non semplicemente gli  immobili bensì il proprio capitale umano“.

Tuttavia, le priorità programmatiche poste dagli operatori attraverso i Sindacati delle imprese e dei lavoratori sono molte altre ancora: l’urgente riattivazione dell’Osservatorio Regionale dello spettacolo, la revisione della Legge in alcuni punti e soprattutto del Regolamento regionale di attuazione della legge n.11 del 2007.

E ancora l’AGIS e i tre Sindacati insieme chiedono una urgente concertazione per  un utilizzo  strategico dei prossimi fondi europei 2014-2020, con il duplice obiettivo di favorire la crescita delle imprese e della qualità e quantità della domanda del pubblico oltre il 2020. “L’auspicio è che non si perda più altro tempo, al fine di scongiurare un conseguente corto circuito con  chiusura di imprese e perdita di posti di lavoro,  proprio nel settore che in questi anni ha contribuito in maniera decisiva all’unanime riconoscimento del successo del brand Puglia”.