Nel corso della seduta consigliare di ieri in Regione Puglia, sono arrivate le risposte due interrogazioni presentate dal M5S riguardanti la vertenza Bridgestone. La consigliera Guarini (M5S) non ha gradito l’assenza in aula dell’assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone.

Purtroppo l’assessore Capone, primo interlocutore della regione presente ai tavoli della “trattativa ” al Mise, era assente. Nel nostro intervento abbiamo sottolineato la nostra totale insoddisfazione rispetto al risultato raggiunto. Un risultato – prosegue la Guarini –  sbandierato dall’assessore quasi come una vittoria. La verità è che se sono stati conservati 500 posti di lavoro, dopo questo accordo altre centinaia di famiglie entro il 31 dicembre finiranno sul lastrico, dal momento che gli esuberi sono rimasti invariati nella trattativa. I lavoratori restanti invece dovranno continuare a lavorare in condizioni che molti dei lavoratori stessi hanno definito “di schiavitù” dal momento che questo “salvataggio” dell’azienda è stato barattato con contratti assolutamente privi di garanzie”.

“Per rispetto di questi lavoratori e soprattutto di quei lavoratori, molti dei quali padri e madri di famiglia, che dal 31 dicembre perderanno il lavoro – conclude la consigliera pentastellata – noi proprio non ce la sentiamo di parlare di questo accordo con toni entusiastici e inviteremmo l’assessore Capone a fare altrettanto. Dal canto nostro noi non ci fermeremo e continueremo a raccontare la verità e a restare dalla parte dei lavoratori. La dignità non è in vendita”.