“La notizia della riapertura, prevista per il 16 luglio, del punto vendita Expert a Triggiano, è uno schiaffo alla dignità di tanti lavoratori che si erano fidati e affidati alla buona fede di un gruppo imprenditoriale che, evidentemente, non conosce la parola rispetto quando si tratta di accordi occupazionali. Accordi che, è bene sottolineare, sono stati sottoscritti (ai sensi dell’art 2112 c.c.) da tutti, compreso il sindaco di Triggiano, che poi però lo ha disatteso nella condotta avuta con Expert. Così non va, non possiamo accettare che proprio le istituzioni sacrifichino i diritti essenziali dei lavoratori, delegittimando gli accordi raggiunti in una trattativa estenuante, sofferta e condivisa”.

Giuseppe Zimmari, Segretario generale della UIL Tucs di Puglia, definisce la riapertura di Expert nel centro commerciale Bari Blu di Triggiano “l’ennesimo atto con cui si calpestano i diritti e le tutele dei lavoratori”.

“Nell’ambito dell’accordo scaturito dalla chiusura di Auchan a Triggiano – ricorda Zimmari – 12 unità lavorative erano passate in carico a Tricenter, gruppo proprietario di Bariblu, nell’attesa che venisse sottoscritto l’accordo definitivo con Expert. Tuttavia, Tricenter ha negato tale accordo, svincolando di fatto Expert dall’assunzione dei 12 lavoratori in questione, che ora si ritrovano in una terra di mezzo, senza speranze per il futuro. Non erano questi i patti. Tricenter, titolare della licenza, ci aveva assicurato le stesse condizioni contrattuali che questi lavoratori avevano in Auchan. Abbiamo già adito le vie legali e qualora il muro contro muro dovesse continuare, metteremo in campo ogni iniziativa possibile per tutelare il futuro dei lavoratori”.

Zimmari, infine, si appella alle istituzioni, “poco presenti al fianco dei lavoratori. Un’azienda che si nega a rispettare gli accordi, lasciando nel guado 12 lavoratori senza alcuno scrupolo e senza oggettive motivazioni, non dovrebbe neanche ottenere la licenza di apertura. Eppure il Comune di Triggiano, tranne nelle battute iniziali della trattativa, ci è apparso troppo appiattito sulle posizioni degli imprenditori”.