C’è crisi, ci sono 70 precari tenuti a pane e acqua, ma sul sito internet di Aeroporti di Puglia si pubblica un bando per l’assunzione di lavoratori interinali. Moderni controsensi. La guerra dei precari di Aeroporti di Puglia non si ferma. I 70 lavoratori lottano da mesi. Il 6 febbraio sembrava essere finalmente arrivato il momento di sotterrare l’ascia di guerra. L’azienda aveva firmato un accordo con Cgil e Cisl per l’assunzione, facendo salva la possibilità di individuare forme di flessibilità dell’orario di lavoro per il personale turnista degli scali di Bari e Brindisi. Tutto normale, se non fosse che da quella data è emerso il vero obiettivo di Aeroporti di Puglia: 6 giornate consecutive di lavoro, distribuendo l’orario di servizio previsto dal contratto nazionale della categoria “Assoaeroporti” di 25 ore per i neoassunti e 38.5 ore settimanali per i full-time. A quel punto i sindacati sono scesi in guerra. Noi stessi abbiamo documentato le proteste fatte all’esterno dello scalo barese. In prima linea anche Piero Lorusso, segretario regionale della L.e.ge.a. Cisal Puglia.

Il sindacato ha diffidato Aeroporti di Puglia e impugnato l’accordo, citando anche alcune recenti sentenze della Cassazione, rendendolo di fatto inefficace da subito per i propri associati. Aeroporti di Puglia, dal canto suo, è andata avanti per la sua strada senza tener conto delle denunce, attuando il suo piano in maniera unilaterale. Tutto questo nonostante il patto di febbraio non fosse stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Aeroporti di Puglia sostiene che attraverso il modello organizzativo di flessibilità, denominato 6+1 (sei giornate lavorative consecutive e un riposo) si possa risparmiare sul costo del personale.

A quanto pare non sarebbe proprio così, considerando il fatto che in questi giorni si stanno avviando selezioni per l’assunzione di lavoratori interinali (Adecco) per svolgere le mansioni di addetti di scalo. Il 4 giugno scorso sul sito internet di AdP è stato pubblicato il bando. Se c’è crisi non si assume: è questo il motto del sindacato. Una volta di più quando si chiedono grandi sacrifici ai dipendenti e quando, addirittura, sul passaggio di una compagnia Easyjet da Aeroporti di Puglia alla società GH Puglia (diretta concorrente per quanto riguarda gli scali pugliesi), ben 10 lavoratori (6 su Bari e 4 su Brindisi), perdono il proprio posto di lavoro.