Riceviamo e pubblichiamo una nota dei sindacati GCIL, Fisascat e UILTuCS che comunica la proclamazione dello sciopero dei dipendenti di Coop Estense. Una manifestazione obbligatoria per salvaguardare i posti di quei 147 lavoratori considerati in esubero dall’azienda.

“Non è bastata una lunga e intensa giornata di trattativa per trovare un accordo. Non è bastata la disponibilità delle organizzazioni sindacali a intervenire in modo netto sul costo del lavoro. Il tavolo ha fatto un passo in avanti importante escludendo i licenziamenti, ma ha svelato le intenzioni della cooperativa: azzerare l’integrativo degli addetti e affidare comunque parte della attività a una cooperativa esterna.

Un percorso che non si può condividere. Non si può chiedere ai lavoratori di Puglia e Basilicata di rinunciare al salario, di lavorare domeniche e festivi, di essere part-time flessibili e disponibili e poi trasferire il lavoro su terzi che evidentemente saranno sottopagati. La salvaguardia dell’occupazione è una priorità ma non può essere un ricatto, la presenza della cooperazione al Sud, dove i privati fuggono, è un tratto distintivo che le organizzazioni sindacali hanno sempre riconosciuto. Ma non può essere un ricatto.

Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS ritengono che un accordo sia possibile ma sono necessari ulteriori passi avanti: escludente le terziarizzazioni e le sperimentazioni delle attività durante la vigenza dell’accordo e recuperando parte delle maggiorazioni domenicali e in compensazione intervenire sulla parte variabile e su quella dei livelli più alti.

Il 4 giugno scadono i tempi della procedura di mobilità e se Coop vuole davvero fare un accordo rispettando la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori deve allungare i tempi della procedura, la legge lo permette. Coop Estense deve dimostrare di voler cooperare con i propri dipendenti, e cooperare non è mettere i lavoratori in un angolo minacciando i licenziamenti.

Vista l’ennesima indisponibilità ad accogliere le proposte dei sindacati e considerato il rischio occupazionale per i lavoratori in mobilità, i sindacati proclamano lo sciopero per una intera giornata, le cui modalità verranno decise nei prossimi giorni e metteranno in campo fin da subito tutte le azioni volte a salvaguardare l’occupazione, il salario e la dignità di chi rende possibile che la Coop sia la Coop: le lavoratrici e i lavoratori”.