Eravamo tornati al molo San Nicola per raccontarvi gli sviluppi della storia di Riccio, Dattero e Taratuffo, i tre gattini allevati dai pescatori con l’obiettivo di cacciare i topi che infestano quel tratto di lungomare.

L’inquadratura è sempre stata la stessa: io in primo piano e dietro di me le barche dei pescatori. In campo non c’era nessun altro per evitare inutili battibecchi. Durante la registrazione del video, però, la cosa è degenerata quando alcuni ragazzi, baresi e stranieri, hanno iniziato a insultarci pesantemente.

Inizialmente abbiamo soprasseduto, ma a un certo punto ci è stato impedito di svolgere il nostro lavoro. A quel punto l’operatore si è girato in direzione del gruppo in modo da sapere – qualora la cosa fosse degenerata – chi ci stava apostrofando e offendendo in quella maniera.

La telecamera ha scatenato “il diritto alla privacy”, assicurata fin dal momento in cui abbiamo acceso la telecamera. Si è innescata una violenta discussione – chiediamo scusa per il linguaggio utilizzato – ma avevamo la necessità di parlare la stessa lingua di chi pretendeva in malo modo ciò che aveva comunque ottenuto senza sforzo. La cosa è andata avanti per qualche minuto, fino a quando non abbiamo stretto la mano al nostro principale accusatore.

Abbiamo deciso di mandare in onda il video, seppure oscurando i volti dei protagonisti, anche in virtù di quando successo al Parco 2 Giugno e fuori dal bar della zona Umbertina. Fare giornalismo di strada diventa sempre più pericoloso.

Per essere offesi e aggrediti non è più necessario andarsela a cercare, basta e avanza fare il proprio lavoro distanti da tutti. Sarà l’effetto delle restrizioni, ammesso che queste persone le abbiano rispettate.

Nessun vittimismo, solo uno spaccato della società malata da cui purtroppo diventa sempre più difficile trovare una via d’uscita nel percorso verso il rispetto degli altri. Qualcuno dice che ci siamo “stradizzati”, nell’accezione negativa per aver preso il gergo e i modi di chi vive per strada. È solo spirito di sopravvivenza, in certe occasioni solo così eviti il peggio.

A differenza di molti non veniamo da Milano per raccontare le storture di Bari prima di tornare a casina. In questa città viviamo e lavoriamo e prima o poi, nei posti in cui abbiamo avuto problemi, dobbiamo tornarci.