“Zona arancione? Per forza, ha parlato Lopalco”. “Maledetta sia la lingua di Lopalco che parla senza cognizione”. Qualcuno sui social “ironizza”, ma non troppo, così la conferma della Puglia nella fascia intermedia delle restrizioni.

Noi, a dir la verità, abbiamo perso ormai il conto. L’ultima ed ennesima previsione non azzeccata dell’assessore alla Sanità della Regione Puglia però fa più male delle altre.

A questo giro tutti credevano e speravano nel passaggio della nostra regione alla zona gialla, ma, ancora una volta, il monitoraggio settimanale della Cabina di regia ha riservato brutte sorprese per la Puglia, confermata arancione.

Spostamenti ancora vietati tra Comuni, nessuna possibilità di sedersi ai tavoli di bar e ristoranti, neppure all’aperto, e sport di contatto, tra cui il calcetto, ancora impossibili da praticare.

Eppure i casi sono calati, l’indice RT è sotto il valore 1, l’incidenza dei casi è inferiore ai 250 contagi ogni 100mila abitanti. Perché la Puglia è stata confermata ancora una volta arancione?

Una domanda che si pongono in tanti. Lopalco, assieme ad Emiliano, dovrà pur spiegare come mai, mentre quasi tutto il resto dell’Italia da giorni è tornato ad assaporare in parte la libertà, la Puglia per altri 7 giorni dovrà fare i conti con alcune restrizioni che vanno a colpire, non solo le attività economiche, ma tutta la popolazione.

Il virus circola ancora, in molti violano la legge, non è sicuramente il momento di abbassare la guardia e pensare che la guerra sia finita, anche per le tante vittime che purtroppo continuiamo a registrare.

Ma la pazienza dei pugliesi è ormai agli sgoccioli, come testimoniato dalle migliaia di commenti in giro per i social dopo l’annuncio della conferma della Puglia in zona arancione.

“Il vero problema in Puglia non sono le scuole, i bar o i ristoranti. Il vero problema è che Emiliano e Lopalco stanno gestendo male tutto – scrive sui social qualcuno -. ‘Venite in Puglia, la Puglia è sicura’, da quel momento non si è capito più niente”.

“Chi governa non è capace di far fronte a niente – lamenta un altro -. Date le dimissioni che qui state facendo lo schifo. Avete tolto il lavoro alla gente, non si arriva più a fine mese”.

Vi risparmiamo per decoro gli altri commenti. Noi, come tutti i pugliesi, aspettiamo chiarezza da chi ci governa. Le perplessità sono tante, così come le loro ospitate in diretta televisiva. “Meno parole, più fatti”: la lezione anche a questo giro non è stata imparata. Sarà ancora colpa dei giornalisti?