La storia a distanza tra l’anonimo e la vigilessa barese ripresa da chissà chi e con chissà cosa alla guida della moto di servizio, si arricchisce di un nuovo capitolo di boccaccesca memoria.

L’uscita del primo editoriale, con cui ancora una volta chiedevamo solo risposte ad alcune domande, ha scatenato la rappresentante della Polizia Locale. Nella nuova puntata della saga, la vigilessa invita l’anonimo scoppiato e represso a farsi una sana trombata (che in ogni caso non ha mai fatto male a nessuno ndr.). Attenzione, però, sempre che l’anonimo sia ancora fisicamente in grado di provvedere alla trombata per essere più felice. La vigilessa invita l’anonimo alla vergogna per la mancata dignità mostrata nella vicenda.

Chi ha girato quel video? Perché l’esigenza di pubblicarlo sul profilo facebook personale, dando agli “amici” la possibilità di rubarlo o nei commenti criticare la Polizia Locale in genere e non solo l’eventuale singolo discutibile comportamento? Ma soprattutto perché rimuoverlo dopo averlo pubblicato se tutto era stato fatto nel pieno rispetto del codice della strada, dell’ordine di servizio e del buonsenso? Nel caso fosse accertato un comportamento non rispettoso del codice della strada e non consono al ruolo di pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni, quale intervento il Comando della Polizia Locale intende prendere? Nel caso contrario, perché non viene detto ai cittadini baresi che quel video è solo un normale video che ritrae una vigilessa in servizio?

Ripartiamo dalle domande a cui ormai migliaia di baresi vogliono risposte. Il rischio che la cosa finisca in caciara è altissimo. Sappiamo per certo che il comandante della Polizia Locale, Michele Palumbo, è in possesso del video originale.

In un caso o nell’altro aspettiamo dunque un suo intervento risolutore. Il video – lo ricordiamo – riprendeva una vigilessa in sella alla sua moto di servizio, probabilmente girato da un collega col cellulare, una go-pro, un drone, una reflex o qualsiasi altro dispositivo elettronico. Ma il regista di quel video potrebbe essere stato un amico, un altro collega seduto dietro il guidatore, un nano, un passante, un astronauta. Insomma, potrebbe essere stato girato da chiunque e in qualunque modo.