Il guardiano dei treni abbandonati alla stazione FSE di via Oberdan – ora in sicurezza – è stato “sollevato”, a detta di qualcuno addirittura licenziato. Senza dimostrare l’inadeguatezza di quella vigilanza a breve forse non sarebbe cambiato niente e quei convogli continuerebbero a essere dormitorio per eroinomani come succedeva da anni.

Ho sensi di colpa? Sì. Rifarei la stessa cosa? Sì. Capisco le tante critiche ricevute, compresa la più diffusa: “Per colpa tua un ragazzo è stato sollevato. Forse addirittura licenziato”. Permettetemi di dissentire. Quel ragazzo ha perso la “paghetta” per colpa del suo datore di lavoro e quell’azienda, al suo pari, a detta di molti avrebbe dovuto perdere l’appalto concesso dalle Ferrovie Sud Est, che invece non lo hanno revocato.

Del resto, quel ragazzo inesperto e quindi impreparato a vigilare su un luogo così sensibile, ha ricevuto un ordine da un superiore, non ha certo deciso di trascorrere 12 ore al giorno a guardia dei treni pieni di siringhe. Dodici ore al giorno per una cifra di pochi euro lordi a ora.

Tanto vale evidentemente la vita di quel ragazzo che “per colpa nostra”, “del giornalista senza cuore”, è stato sollevato speriamo non sia stato messo completamente in mezzo alla strada. Tutto questo delinea perfettamente l’andazzo dei tempi che corrono. Se persino un sindacalista intervistato sull’annosa vertenza degli ex Om Carrelli, dice: “Meglio questo che niente”, non c’è davvero altro da aggiungere.