Il servizio sull’avaria alla vettura 7211 in via Giulio Petroni ha avuto un effetto dirompente. Autisti e meccanici ci hanno contattato per contestare le dichiarazioni di Giuseppe Analcerio. Il dipendente Amtab si era anonimamente classificato come capo operaio, forse per non mettere in imbarazzo la consigliera comunale con la quale è imparentato.

Tra le segnalazioni ricevute ce n’è una che ci ha profondamente colpito: due giorni prima dell’avaria, la vettura 7211 sarebbe stata al centro di una segnalazione da parte di un autista. Non siamo riusciti a sapere molto di più. La cosa certa è che l’esperto conducente avrebbe lamentato problemi ai freni e alle sospensioni. L’uomo avrebbe fatto la segnalazione e sul posto sarebbe arrivato il mezzo sostitutivo (vettura 7407).

L’epilogo della storia, fosse accertato, ci ha lasciati senza parole. La vettura 7211 non sarebbe andata in officina, ma spostata sulla linea 42, senza passare per le mani di un meccanico. E se già vi sta venendo l’urto del vomito, preparatevi al peggio. Sì, perché a quanto pare la faccenda sarebbe stata direttamente segnalata al presidente dell’Amtab, Pierluigi Vulcano.

Fosse accertato, staremmo di fronte a un fatto gravissimo, che potrebbe da solo mettere in discussione lo stesso rapporto fiduciario tra il presidente, i passeggeri e i dipendenti, escludendo quelli allineati al comando. Fosse stato sottoposto alla necessaria manutenzione, quantomeno dando seguito alla segnalazione dell’autista, invece di essere ributtato nella mischia, quell’autobus avrebbe comunque avuto l’avaria due giorni dopo?

Ribadiamo un concetto fondamentale. È vero che sono in ballo milioni di euro di contributi pubblici per i chilometri realmente percorsi dai bus, ma la sicurezza deve essere prioritaria. Signor Anaclerio, insieme al presidente Vulcano dovrebbe dare spiegazioni, non a noi ma alle migliaia di utenti che trasportate ogni giorno e della cui incolumità anche voi siete responsabili.  Far uscire tutti i giorni 150 autobus, molti dei quali in condizioni disastrose – fermo restando la verifica del numero esatto di mezzi quotidianamente in servizio – non deve essere la principale preoccupazione. Sulla manutenzione dei mezzi torneremo a raccontarvi altri particolari.