Strade sporche e cestini per la raccolta dei rifiuti stracolmi, non a Catino o al San Paolo, ma sul lungomare e in via Sparano nelle ore del passeggio. Le fotografie allegate a queste poche righe amare sono state personalmente scattate sabato e poi questa mattina, una decina di minuti prima delle dieci.

Negozi aperti sul finire dello shopping della sera, ma anche prima, sul lungomare, all’ombra della ruota panoramica; turisti disgustati diretti alla stazione col pezzo di focaccia in mano qualche ora fa. In questo caso l’inciviltà – di cui Bari pure abbonda – non c’entra un fico secco.

Il fine settimana, anche in considerazione degli eventi oltre che del maggior afflusso di gente, dovrebbe essere il momento di maggior lavoro per gli operatori ecologici dell’Amiu, invece, i passanti sono costretti a tentare di ficcare fino all’ultimo rifiuto nel contenitore, prima che tutto finisca per terra.

Certo, la bottiglia, la lattina e la maggior parte dell’immondizia può essere buttata nei cassonetti per la raccolta differenziata, ma il fatto che baresi e forestieri ancora non lo capiscano, non giustifica la mancata tempestiva sostituzione dei sacchi neri. Il restyling di via Sparano può piacere oppure no. Ciò che abbiamo visto, invece, non può essere interpretato. È uno schifo.