L'ospedale San Paolo di Bari.

Viviamo nell’epoca in cui la forma è più importante della sostanza. Me ne sono accorto in occasione della pubblicazione di questo articolo. Una denuncia ironica sullo stato pietoso degli ascensori dell’ospedale San Paolo di Bari. Se non sono rotti funzionano a malapena, risultando persino pericolosi per gli utenti.

Lo abbiamo fatto giocando sul fatto che sul display di una pulsantiera scassata fosse impresso il numero 88, come se quelli fossero i piani del nosocomio. La forma è stata il paragone con l’Empire State Building. La sostanza, invece, la puntuale descrizione dei fatti e di ciò che quel malfunzionamento produce, persino mettendo a repentaglio i trasporti in condizione di emergenza-urgenza.

Eppure i commenti più accesi, quelli indignati fino al midollo sono stati rivolti alla forma e non alla sostanza dell’articolo. Il fatto che gli ascensori di un ospedale non funzionino è passato in secondo o terno piano, ciò che è finito al centro del dibattito sono stati gli 88 piani del San Paolo. “Una bufala” o “bufalaccia”, senza contare il “giornalismo scadente” fino ad arrivare al nocciolo della questione. Scrive un lettore: “Uno mica deve per forza leggere tutto il pezzo. Se nel titolo trovo scritto 88mo piano, mi aspetto di trovare lo stesso scritto nel pezzo”.

Purtroppo l’abitudine di fermarsi alla lettura del titolo è diffusa come l’infulenza in inverno. Uno dei motivi per cui i siti di bufale, quelle vere, sguazzano e guadagnano una barca di soldi. A queste persone invito a ritrovare il gusto della lettura di uno o meglio più articoli sullo stesso argomento, in modo da farsi un’idea più compiuta sulle questioni, non limitandosi a condividere qualcosa solo per aver letto un titolo. In questo modo si potrà recuperare anche lo smarrito senso dell’umorismo, particolarmente efficaca per far arrivare a destinazione un certo tipo di denunce. E allora l’ospedale San Paolo sarà alto 88 piani e in cima avrà una pista di atterraggio per gli asini.