In principio furono i caschi regalati a quanti erano pizzicati in moto senza la protezione, poi arrivarono i kit anti cacca a chi viene multato per non aver raccolto le deiezioni dei propri cani. In mezzo le sanzioni pesantissime, elevate col pugno di ferro, a quanti buttavano per terra fazzolettini, chewingum, ma soprattutto i mozziconi delle sigarette. Un fallimento dopo l’altro a vedere i comportamenti dei baresi, rimasti immutati nei secoli dei secoli. Amen.

Lo ha detto oggi il consigliere comunale Francesco Giannuzzi: “Viviamo in una città incivile“. Gli incivili non vanno avvisati della “campagna contro” oppure premiati col gadget. Gli incivili vanno colpiti in silenzio, in borghese e duramente, andando a scavare nelle loro tasche con multe salate e continuate, fino a quando non entra in ogni singola testa vuota. Non basta la campagna mediatica che dura da Natale a Santo Stefano. Serve continuità e tollerenza zero, ma non al morto.

Così la rieduchi questa manica di cheyenne, anche arricchiti e finti borghesi in molti casi? Lo spaccato che meglio di altri fotografa impietosamente il nostro modesto punto di vista sono gli odierni scatti di quel “maledetto” di Leonardo Rizzi, alias “Dino per il sociale”, fatti in corso Cavour e via Argiro.

Fioriere e aiuole sono usate ormai come posaceneri. Per fare una multa, crediamo non ci sia bisogno di un ordine di servizio specifico, ma di un servizio asfissiante. La ricordate quella pubblicità del pennello? “Devo dipingere una parete grande, ci vuole un pennello grande. Non ci vuole un pennello grande ma un grande pennello”.