Il sindaco di Bari Antonio Decaro durante l'assemblea congressuale dell'Anci del mese scorso.

Caro presidente dell’Anci Antonio Decaro, abbiamo letto nelle ultime settimane del bel risultato raggiunto dall’associazione di cui è a capo a livello nazionale in Lombardia, dove sono state ripristinate le ordinarie facoltà di assunzione e le procedure di mobilità per la Regione e gli enti locali del territorio.

Non abbiamo potuto non rivolgere il pensiero a tutti i giovani pugliesi risultati idonei nelle varie graduatorie dei concorsi banditi dal Comune di Bari e da tutti gli altri enti pugliesi, destinati a non essere assunti finché non sarà risolto il problema relativo alla mobilità dei dipendenti delle Province e dell’Area metropolitana.

Una questione che riguarda le pur legittime necessità lavorative di poche decine di persone rischia, caro presidente, di costringere centinaia di ragazzi e ragazze a lasciare la propria casa, le proprie famiglie e i propri amici non per ambizione, ma per il peggiore dei motivi: la mancanza di prospettive nella terra che amano e che dovrebbe amarli.

E allora, caro presidente, ci permetta di rivolgerci a un’altra figura, quella che le ha permesso di raggiungere una posizione così prestigiosa. Sì, diciamo a lei, caro sindaco di Bari Antonio Decaro: non permetta a nessun esponente delle istituzioni di potersi lamentare della fuga dei cervelli dalla Puglia e, in generale, dal meridione senza che prima non abbia fatto tutto il possibile per trattenerli.

Ci sono migliaia di giovani disoccupati, caro sindaco, che aspettano sempre meno fiduciosi buone notizie simili a quelle arrivate ai loro omologhi in Lombardia. Non lasci spazio alle interpretazioni dietrologistiche di chi è convinto che, se si trattasse di assumere direttamente qualcuno senza attingere dalle graduatorie, sarebbe tutto più veloce. Ne guadagnerebbero tutti: le famiglie pugliesi, i loro figli e soprattutto gli enti, pronti ad accogliere nelle loro fila lavoratori entusiasti e preparati.

Ci dia retta, caro sindaco: solleciti il presidente dell’Anci a sbloccare questa situazione di impasse e a fare il più bello dei regali di Natale a tanti giovani disoccupati pugliesi.