Inizialmente abbiamo pensato fosse un titolo di Lercio, il noto sito satirico, e ci siamo sbellicati dal ridere. Ad una più attenta lettura, però, ci siamo resi conto che il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, faceva sul serio. Franceschini, parlando del nuovo commissario della Fondazione Arena di Verona, Carlo Fuortes, nel corso dell’audizione alle commissioni Cultura di Camera e Senato, ha proprio detto: “È la migliore persona che potevamo mandare all’Arena di Verona”.

Franceschini, evidentemente trascurando la più che fallimentare esperienza gestionale della Fondazione Petruzzelli di Carlo Fuortes, come non fosse già abbastanza ha aggiunto che: “Serviva un occhio esperto in grado di capire il bivio vero tra risanamento e liquidazione. L’obiettivo del Governo è quello di garantire un futuro all’Arena di Verona”.

Ringalluzzito dalle lusinghe del ministro, Fuortes non ha perso tempo e con la sua nota tempestività ha rilanciato, quasi a volersi attribuire il merito: “Particolarmente positivo è il dato sui flussi di vendita di questi giorni, che sono superiori a quelli del 2015. I numeri attestano la risposta molto positiva del pubblico a dimostrazione del fatto che assistere ad un’opera all’Arena di Verona rimane un’esperienza dal valore unico, a cui gli spettatori non intendono rinunciare”.

Proprio così, il pubblico non riesce a rinunciare all’emozione dell’Arena, così come gli spettatori baresi all’epoca non potevano fare a meno della suggestione del Petruzzelli; nello stesso modo in cui il mondo della cultura italiana proprio non può fare a meno di Carlo Fuortes, l’amministratore quantomeno distratto che ha lasciato in ginocchio la Fondazione Petruzzelli, con due milioni di debiti, il patrimonio netto intaccato e un’immagine devastata dalle tangenti intascate dall’ex direttore amministrativo dell’ente e il sospetto di alcuni appalti aggiustati a dovere, anche ai tempi in cui il commissario viaggiava su e giù tra Roma e Bari. Chsissà se l’onorevole barese del Moviemento 5 Stelle, Giuseppe Brescia, durante l’audizione ha provato a suggerire al ministro che forse quella di Fuortes non era la scelta migliore alla luce della sua esperienza nel capoluogo pugliese.

Siamo certi esista, cercando tra le professionalità italiane del settore della cultura, una figura autorevole e competente, alternativa al professor Carlo Fuortes. Propriò così, non vorremmo offendere la capacità di valutazione del ministro, ma il pubblico non può fare a meno della suggestione dell’Arena o del Petruzzelli, ma di Fuortes non sentirebbe la mancanza nel mondo più assoluto.