Sono solo le 17 del pomeriggio di questa domenica 17 aprile. Giorno del referendum su cui si è fatta la maggior confusione di sempre. Persino sulle reti Rai, blasonati giornalisti hanno rimarcato come al voto non fossero interessati tutti gli italiani, dando eco all’eresia del voto solo in alcune regioni. Poi ti diranno pure che non cambia niente. Te lo dirà anche chi non ha votato, ma un paio d’anni fa da Monopoli urlava il suo no alle trivelle. Che strano partito il PD.

Cosa vuoi che possa fotterne ai cittadini dell’Umbria della ricerca del petrolio in mare? I petrolieri intanto ringraziano e si preparano a sfruttare i giacimenti fino all’esaurimento, senza neppure dare i giusti benefici economici all’Italia e agli italiani, che questo trattamento strafottente se lo meritano.

Trivellate, tanto non inquinate mica la Val d’Aosta. Ma che razza di ragionamento è questo? Ma in che razza di paese viviamo? Come se la Val d’Aosta non fosse l’Italia e i valdostani non vadano a trascorrere le proprie vacanze in quel mare inquinato. Altri colleghi, quelli di una trasmissione in onda su La7, infatti, sono andati sott’acqua a riprendere ciò che viene scaricato in mare da decine di quelle piattaforme.

Sono solo le 17 del pomeriggio. Alle 12 era andato a votare un numero residuale di italiani. Alle ore 23 non erano abbastanza, perché gli italiani sono fatti così. Ci metto la mano sotto le trivelle.

C’è sempre qualcuno che può fare il lavoro al posto loro. E di qui la provocazione. A voi, italiani dei miei stivali, non dello Stivale, l’estate prossima per andare al mare dovrete presentare la tessera elettorale, dimostrando di aver votato al referendum. In caso contrario tornate nelle vostre belle regioni senza spiagge e coste.

Gli italiani che invece abitano a due passi dal mare e hanno scelto di non andare a votare, neppure per il no… Beh, quelli dovrebbero essere deportati su una piattaforma, magari sotto, perché tanto non cambia niente.

Il vero problema dell’Italia non è la politica, sono gli italiani. E come ha scritto un degno esponente del PD, incurante del voto schizofrenico dei rappresentanti del suo partito, #ciaone a tutti. Ci vediamo alle Tremiti.