Da qualche settimana, il Comune di Bari ha dichiarato una guerra serrata agli sporcaccioni. Incalzato dalle nuove norme in materia di ecologia e ambiente, nella finanziaria 2016, ha fatto partire la tolleranza zero verso chi getta cicche di sigarette per terra, chi conferisce fuori orario o in maniera errata la spazzatura, chi sporca la città in generale.

Eppure, accanto all’ingresso del Palazzo di Città, il porticato del teatro Piccinni versa in condizioni di sporcizia che proprio non riflettono il nuovo animo ambientalista del Comune. Il degrado in quest’angolo di “casa” è piuttosto alto: mozziconi di sigarette, guano di piccioni ovunque, ma anche sporcizia di altro genere. Nel nostro sopralluogo, abbiamo addirttura trovato la suola di gomma di una scarpa.

È giusto chiedere ai cittadini di fare maggiore pulizia, di tenere più pulita la città, ma anche per una questione di coerenza, è bene prestare una maggiore attenzione e tenere casa propria pulita, oltre che pretenderla dagli altri. Come abbiamo scritto più volte, la gente ha bisogno di esempi, buoni esempi. Se i rappresentanti delle istituzioni chiedono ai cittadini di attenersi le regole, per primi devono loro stessi rispettarle. Ve lo immaginate il Comandante della Polizia Municipale Nicola Marzulli alla guida dell’auto senza cintura col cellulare in mano? Noi no. Per questo crediamo fortemente nel suo impegno per ridare dignità al Corpo dopo 10 anni di sfacelo.

Come fanno allora i baresi ad avere maggiore cura e rispetto della propria città, se un luogo a loro caro come il Piccinni è tenuto in quello stato e il Kursaal viene bellamente scaricato dall’assessore alle Culture Silvio Maselli? Si dice che il pesce puzza dalla testa. A quanto pare, purtroppo, è proprio vero.