L’assessore Maselli ha fatto l’uovo. L’Uovokids per essere precisi, un uovo la cui sorpresa ai baresi è costata 85mila euro. Stanziati con la delibera n.915 ad allestimenti già iniziati e senza che ne sia stata data notizia a chicchessia, in barba al mare di comunicati inviati dall’ufficio stampa del Comune per informare di qualsiasi cosa.

Assodato che non è una mostra, nonostante la difesa del sindaco Decaro, UovoKids è fighissimo, una roba che se avessimo dei figli ce li porteremmo ogni giorno possibile. Chi tra noi de Il Quotidiano Italiano ne ha, lo farà, pagando molto volentieri un euro (i bambini) e due euro (gli adulti), soldi che andranno in beneficenza a Medici senza Frontiere, cosa sacrosanta e assolutamente non in discussione.

Detto questo, abbiamo voluto chiedere spiegazioni all’assessore Maselli degli 85mila euro, assegnati senza bando a una iniziativa privata con un biglietto di ingresso e i cui proventi andranno in beneficenza altrove, ma non a favore di quelle povere famiglie per cui si sta tanto prodigando l’assessore al Welfare Francesca Bottalico, capace di riunire 40 associazioni e affidargli altri laboratori (dai contenuti nettamente diversi, lo sappiamo) a costo zero per le case comunali e senza un euro alle associazioni per il lavoro fatto. Roba da premio oscar dell’amministrazione pubblica.

Proprio di questo avremmo voluto chiedere a Maselli, ma purtroppo l’assessore ha voluto metterla sul personale e se n’è andando via stizzito gridando allo “scandalo”. In quale direzione non sappiamo, forse verso quel mondo a cui lui tanto guarda, come ha detto al nostro microfono, e a cui forse aspira, ritenendo evidentemente Bari troppo piccola per le sue ambizioni. Che Uovokids faccia della beneficenza a una onlus internazionale ne siamo ben contenti, tanto è vero che nell’intervista la cosa non è mai stata messa in discussione. Nell’intervista abbiamo sottolineato il fato che si sarebbe potuta fare della beneficenza anche a favore del territorio.

Quello che proprio non piace, né a noi né ai firmatari dell’appello per la Cultura a Bari, è il metodo. Che poi, a dirla tutta, il ragionamento di Maselli sarebbe pure condivisibile: anche noi vogliamo gli eventi internazionali a Bari, in modo da non dover sempre andare fuori per poter partecipare a qualcosa di alto livello. Il problema è che non riteniamo giusto portarli a Bari in spregio a qualunque regolamento, nuovo o vecchio che sia, favorendo sempre gli amici di questo o quello.

Uovokids, lo dice lo stesso assessore, è un’iniziativa del futuro Polo delle Arti Contemporanee, gli 85mila euro stanziati non sono tra quelli messi a bando, bensì rientrano in quei 100mila euro che il Comune mette ogni anno da parte per le iniziative proprie del PAC, fondo che Maselli annuncia di voler incrementare. Ecco perché l’amministrazione comunale continua a sostenere che Uovokids sia una mostra, pur trattandosi di 23 laboratori, 3 spettacoli, 4 proiezioni e una installazione. Diversamente, quei soldi non si sarebbero potuti stanziare.

Il mondo, caro assessore Maselli, è anche Bari, e per i baresi, a cui lei deve rispondere del suo operato, parte proprio da qui. Vada dunque ad esplorare il mondo, e non si disturbi a tornare, basta una cartolina. Ogni tanto.