Il primo passo dell’operazione trasparenza su cui stava per scivolare il sovrintendente Massimo Biscardi è stato fatto. Bene, molto bene. Oggi, alle 12, è scaduto il termine per la consegna delle domande di partecipazione ai concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato di 34 coristi e 47 maestri d’orchestra del teatro Petruzzelli. Le domande di partecipazione inviate dagli artisti del coro sono 308 mentre quelle inoltrate dai professori d’orchestra sono 1.387.

Il bando, con scadenza 29 agosto, non pubblicizzato adeguatamente su nessun sito internet specializzato, era stato prorogato il giorno dopo l’uscita del nostro articolo. Evidentemente un’osservazione legittima, derivata da una sospetta puzza di bruciato. Benissimo ha fatto il sovrintendente Biscardi a stoppare sul nascere qualsiasi polemica. A stabilire l’efficacia dell’ottima scelta fatta non siamo noi, ma il numero delle domande arrivate nei giorni delle proroga, richiesta e acconsentita. Sono più di quante ne siano giunte in tutto il mese di agosto. Per il coro e per alcuni degli strumenti in concorso sono persino più di quante ne siano arrivate tre anni fa in occasione delle contestatissime audizioni con contratto triennale bandite dal commissario straordinario Carlo Fuortes.

Ai vincitori di quelle selezioni è stato dato un gran bel vantaggio: arrivare direttamente alla fase finale, saltando la selezione. Ci sta. Ciò che non può essere tollerato, proprio come non poteva essere accettato un bando estivo a cui non era stata data nessuna pubblicità, è l’ipotesi che le commissioni che giudicheranno i concorrenti possano essere composte da membri interni alla Fondazione. Il tempo stringe, perché Biscardi intende iniziare a selezionare il coro già dal 22 settembre (nei prossimi giorni sul sito della fondazione sarà progressivamente pubblicato il calendario delle selezioni). Potendo, per evitare qualsiasi dubbio, chiederemmo di utilizzare un sistema molto in voga, anche al Teatro alla Scala: la videoregistrazione.

Continuiamo a fare le cose per bene, in modo da assicurare al coro e all’orchestra del Petruzzelli i professionisti migliori. Il buon numero di domande arrivate per accasarsi nel teatro barese cosa sta creando non poco scompiglio in ambienti musicali e sindacali. Probabilmente qualcuno aveva creduto di poter continuare con il vecchio andazzo. Biscardi ha dimostrato che la musica è cambiata sul serio. Le voci stonate adesso si riconoscono più facilmente.