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La diffida all’Amiu, l’accorato appello ai cittadini sulla differenziata, la raccolta dei sacchetti lasciati fuori dai bidoni, la sonora tirata d’orecchi ai commercianti sporcaccioni, la guerra agli abusivi e lo stop alle fornacelle. Il più efficace dei cazziatoni è il buon esempio. Antonio Decaro lo sa bene.

Il primo cittadino ha deciso di metterci la faccia. La cosa che gli rimproveriamo è non aver dato una scadenza alle sberle che ha rifilato, anche alla municipalizzata dell’igiene urbana. Intanto Gianfranco Grandaliano, presidente di Amiu Puglia, è scivolato sull’ennesima buccia di banana, facendosi fotografare mentre si dà inizio a una pulizia straordinaria, per ripulire ciò che in una città normale sarebbe già dovuto essere pulito. Esporsi in questo modo, soprattutto in un momento in cui più della metà dei baresi vogliono il tuo scalpo, è l’ennesima scelta comunicativa inopportuna.

Il lavoro dell’Amiu, ha tuonato Decaro, sarà giudicato non in funzione dei mezzi utilizzati come previsto da contratto, ma per i risultati ottenuti. Risultati finora deludenti, tanto da aver costretto il primo cittadino ad uscire così allo scoperto. La frustrazione deò sindaco, al netto di quei maledetti luridi che se ne fottono di tutto e tutti, è racchiusa in nove buste, quelle dell’Amiu abbandonate sul ciglio della strada, appena usciti dalla tangenziale, a Poggiofranco. Dentro dovrebbero esserci le erbacce estirparte una decina di giorni fa. Abbiamo visto almeno quattro operai al lavoro. Così c’è scritto verde su bianco all’esterno dei sacchetti.

Il condizionale è d’obbligo, perché dentro quei bustoni ormai lacerati dal sole e dal tempo che passa, ci sono carta, plastica, vetro e qualsiasi altro materiale che sarebbe dovuto essere altrove. Il sindaco predica bene, ma chi deve non razzola. Uno schiaffo vigoroso alla raccolta differenziata, il segnale di una pericolosa e impunita sciatteria. Un comportamento discutibile, che sta generando negativa emulazione. Le erbacce e tutta l’altra immondizia contenuta in quelle buste stanno finendo nuovamente per strada. Non è certo questa la chiusura del ciclo dei rifiuti che tutti immaginano. Punizioni severe, per tutti, anche per chi dovrebbe dare l’esempio e invece si comporta come il peggiore degli zozzoni.