Caro onorevole Raffaele Fitto, da oggi abbiamo la certezza che “Oltre” lei c’è un vecchio modo di fare politica, irrispettoso delle città che si annuncia di voler amministrare senza macchia. Certo, ora ci dirà che lei non sa niente dello scempio compiuto nel centro di Bari dai suoi uomini e simpatizzanti, probabilmente tentativo disperato per vincere la lotta intestina nella deriva del cenrodestra.

Dal canto nostro la riteniamo responsabile nello stesso modo di chi ha materialmente imbrattato i cestini nuovi di zecca di #BariperBene, i pali dell’illuminazione pubbica e quelli della segnaletica verticale, i cassonetti dei rifiuti e le cabine dell’Enel. Un’assoluta mancanza di rispetto, un duro colpo a una città già provata dal menefreghismo dilagante, perbenista ma non perbene.

E anche se il suo è stato solo uno sfregio bello e buono a Michele Emiliano, sarebbe comunque un atto gravissimo, lontano dalla nostra idea di buona politica. La speranza è che non si inneschi uno spirito di emulazione a poco più di due settimane dalle elezioni. Un suggerimento, però, vogliamo darglielo: se proprio non può fare a meno di imbrattare le città e non ha ancora visto la lezione di Kyoto, usi almeno adesivi facilmente rimovibili.