Da qualche mese ci occupiamo del degrado strutturale e dell’immagine decadente del Porto di Bari. Un’inchiesta indigesta al presidente, che ci ha querelato. A breve l’inconcludente Mariani (in scadenza di mandato) sarà alle spalle, con la speranza che il suo sostituto possa dare una sterzata vigorosa verso il rilancio dell’ente. Dall’Autorità Portuale abbiamo ricevuto una nota con la quale viene comunicato il cambio al vertice della Segreteria Tecnico Operativa, con l’affidamento delle funzioni di coordinamento all’ingegner Mario Mega, attuale Dirigente del Servizio Infrastrutture, Innovazione Tecnologica e Pianificazione Strategica dell’Ente, fino alla nomina del nuovo Segretario Generale da parte del nuovo Presidente.

Ci siamo chiesti quali fossero i meriti di Mega per l’affidamento dell’importante incarico. Come abbiamo dimostrato in questi mesi, all’interno del Porto le carte e le voci viaggiano a grande velocità. Gli scontenti sono tanti e non è difficile trovare dipententi perplessi nelle stanze dei bottoni. In passato ci siamo già occupati della perdita (con Decreto Ministeriale dell’ottobre 2011) di tutti i finanziamenti (ben 86 milioni di Euro) di cui l’Autoritá Portuale disponeva per la realizzazione delle infrastrutture portuali. Una mazzata durissima per l’Authority barese, che non aveva appaltato nessuna opera, nè realizzato alcun progetto cantierabile negli ultimi 5 anni (per quanto ci risulta caso unico in Italia). All’epoca dei fatti Mega era il Dirigente del Servizio Infrastrutture dell’Ente portuale, non certo l’ultima ruota del carro.

I risultati negativi si sono ripetuti anche dopo il 2011. Fino a oggi non è stata pubblicata nessuna gara per la realizzazione di banchine o di piazzali o di infrastrutture portuali. Mega ha continuato a mantenere il suo incarico di Dirigente del Servizio Infrastrutture dell’Ente. La nostra fonte dall’interno dell’Autorità Portuale – che non riveliamo per sua espressa richiesta – ci ha parlato anche dei risultati dell’ingegnere nel settore dell’Innovazione Tecnologica.

L’unico progetto realizzato negli ulimi 8 anni, il cosiddetto Gaia, presenta una luna serie di falle: il mal funzionamento della security card, per cui i passeggeri sono spesso costretti a tornare sulla lontana area di Marisabella per rifare il tagliando; il mal funzionamento dei totem informativi per passeggeri e camionisti, che spesso sono spenti. Senza contare la rimozione del totem inizialmente sistemato davanti la sede dell’Autorità Portuale. Eliminato perché deturpava l’immagine della facciata principale (non era prevedibile?); il mal funzionamento del collegamento wi-fi presso le Stazioni Marittime e l’assenza di wi-fi sull’area di Marisabella, dove i passeggeri sostano per ore.

Infine, per non farsi mancare niente, con riferimento all’ultimo settore di competenza del Dirigente promosso, ossia quello della Pianificazione Strategica, la nostra fonte ha ricordato l’inesistenza del progetto di integrazione urbana tra il Porto e la città e l’assenza di un nuovo Piano Regolatore Portuale, essendo quello esistente ormai vecchio di oltre cinquant’anni. Fortunatamente questa stagione di immobilismo, di mancaza di idee e strategie sta finendo per il bene del Porto e di tutta la città. A Mega i nostri auguri di buon lavoro, certi che in questi ultimi due mesi saprà farsi valere.