L’auto della municipale parcheggiata sui posti riservati ai motocicli è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il video dei due vigili urbani intenti ad arrampicarsi sugli specchi, a trovare un modo per giustificarsi con una buona dose di strafottenza, ha mandato su tutte le furie anche il numero uno dell’ente locale. Il comandante Stefano Donati ha deciso di esporsi, commentando proprio il nostro articolo in questi termini:

“In relazione al caso da voi denunciato si assicura doveroso esame, come sempre accaduto anche in passato. Va da sé che eventuali provvedimenti disciplinari, già applicati in altri casi, non saranno comunque comunicati in ossequio al diritto alla riservatezza dei singoli operatori di polizia municipale. Il comandante della polizia municipale di Bari“.

Era quello che volevamo, alla fine. E siamo davvero contenti che il Stefano Donati abbia riassunto in poche righe il pensiero di molti: quello di non lasciare impuniti determinati atteggiamenti. Ovviamente, non vorremmo che fosse un palliativo, che il Comandante si limiti a “sanzionare” il caso specifico, che fosse un modo per calmare le acque.

Come quello incriminato, ci sono altri video. Ci sono altre denunce di cittadini che lamentano un atteggiamento poco consono al valore della divisa che loro indossano. Pare ci sia una certa abitudine alla strafottenza, alla saccenza, all’essere al di sopra delle parti; specie quando qualcuno si azzarda a lasciare la macchina in doppia fila per andare a prendere un caffè. Atteggiamento sbagliato, certo, ma è esattamente ciò che fanno costantemente alcuni di loro.

Poi ci sono i casi emblematici, quelli che resteranno negli annali. Ricordate cosa è successo in viale Escrivà a Poggiofranco? Una flotta di auto della municipale, non solo di servizio, parcheggiate in una zona sottoposta a divieto di sosta e sulle strisce blu (ma senza grattino), mentre gli addetti ai lavori erano a un corso di aggiornamento all’hotel Sheraton. Anche quello è segno di inciviltà, di strafottenza. Perché parlando con i residenti si viene poi a sapere che la zona è costantemente pattugliata da uomini in divisa che elargiscono multe a destra e a manca, come è giusto che sia.

La nostra non è una caccia alle streghe né una battaglia personale. Abbiamo già tanti problemi dettati dalla cafonaggine. Vorremmo solo che qualcuno, meglio se in divisa, desse il buon esempio ad alcuni baresi ultimamente un po’ confusi.