L’automobilista strafottente non ci sta. Il video che abbiamo pubblicato il 20 novembre scorso “lede il suo onore e la sua reputazione”. Sembra una barzelletta, invece è la realtà. Siamo a Bari, siamo in Italia. Il signor Automobilista Cafone (di seguito A.C.) non ha mai autorizzato la messa in onda di quelle riprese e allora ci ha prima inviato due telegrammi e poi fatto inviare formale diffida a non “porre in essere ogni comportamento lesivo di diritti e interessi del suo assistito, con riserva di ogni azione presso le competenti autorità giudiziarie ed amministrative”. Non una riga di scuse per l’aggressione fisica e per la strafottenza: “Sto finendo di mangiare”, aveva detto davanti a una trentina di testimoni, “Fai finta che sta parcheggiata una macchina”, aveva concluso in riferimento al parcheggio della sua auto in doppia fila, nonostante accanto ci fosse lo spazio per parcheggiare senza creare intralcio e ritardi a chi quel posto lo cercava da tempo. Solo la preoccupazione di vedersi ledere l’onore e la reputazione. Quale onore e quale reputazione? Se in qualche modo il nostro video lede il suo onore è solo perché mostra il suo comportamento e non c’è rimozione che possa porre rimedio, l’unica responsabilità imputabile al video è quella di aver dato una diffusione maggiore al suo modo di comportarsi. Abbiamo tolto il video solo perché il nostro intento non era la vendetta nei confronti del signor A.C.,  maleducato e arrogante tanto da minacciare di chiamare qualcuno non meglio precisato che magari avrebbe dovuto farcela pagare. Stia tranquillo avvocato e stia tranquillo anche lei signor A.C.: indipendentemente dal nostro video, chi la conosce bene e ci ha messo in guardia dal suo modo iroso di affrontare le questioni, conosce bene tanto il suo onore, quanto la sua reputazione, che nessuno potrà scalfire. La fama di ognuno di noi ci precede. Abbiamo pensato di denunciarla per aggressione, ma alla fine abbiamo desistito. Sarebbe stata l’ennesima sconfitta, per noi che in tal caso avremmo leso il nostro di onore, ma anche per lei e la sua reputazione, che non vogliamo macchiare. Purtroppo gente come lei continua a comportarsi in questo modo perché mai nessuno l’ha messa in riga. Il silenzio dell’Aministrazione pubblica e le inutili passeggiate dei vigili urbani – ormai già un ricordo – sono il messaggio peggiore per evitare che gente con la sua reputazione possa continuare a imperversare per la città – speriamo non fuori per evitare di incrementare la scarsa considerazione dei baresi in giro per il mondo – limitando la libertà degli altri a causa del suo ego e la sua maleducazione smisurate. Cordialità.