Le strategie di marketing saranno anche raffinate e avanzatissime, ma questa giunta Decaro sta dando, complessivamente, una pessima impressione. Sarà anche vero che “vendere” un’amministrazione deve seguire le stesse logiche che guidano la vendita di pannolini o lamette, ma, sia pur al secondo turno, la città aveva scelto per un cambiamento nella continuità. Ha avuto solo la continuità con la pessima seconda giunta Emiliano, ormai passato ad altri interessi, che ha lasciato degli strascichi imbarazzanti e alcuni imbarazzanti personaggi, che continueranno a dare un pessimo influsso ancora per molti mesi.

In questi 50 giorni, per esempio, le 50 cose fatte sono in realtà dei pannicelli caldi, molto lontani dalle vere esigenze dei cittadini e delle cittadine, ancora tutte in piedi e sempre più gravi.  Le Municipalizzate, che hanno subito un restyling molto apparente e con risultati concreti assolutamente insufficienti, restano il vero buco nero della città, specie l’Amtab popolata da boiardi a capo di diversi clan politico-familiar-sindacali, che l’hanno uccisa e insultano ogni giorni la cittadinanza con un pessimo servizio. L’Amiu è solo in apparenza in situazione migliore, perchè sulla differenziata e la gestione delle varie filiere di recupero, fra le quali spicca per problematicità quella dell’organico, non è cambiato assolutamente nulla: l’ultima innovazione della consegna ai vari centri di raccolta dei materiali da parte dei cittadini, oltre che fumosamente collegata a un presunto risparmio sulla TARI di cui non si sa più nulla (non sappiamo nemmeno se è partita l’informatizzazione del servizio, come promesso), segna in realtà la sconfitta dell’amministrazione e delle sue politiche di raccolta porta a porta.

Il Sindaco appare sostanzialmente inadeguato ed incapace di affrontare i problemi seri e annosi, aggravati da un secondo mandato Emiliano sostanzialmente gestito da alcuni boss della politica,  molto trasversali in verità, più interessati a gestirsi il serbatoio di voti catto-comunisti di associazioni e compagini varie che ad amministrare la futura area metropolitana. Personaggi purtroppo ancora molto attivi, che pretendevano addirittura di avere assessorati e che in un primo momento erano stati “accontentati” con deleghe molto appariscenti ma del tutto inutili.

La città voleva risposte serie e un serio dialogo con Regione e Governo per sbloccare alcune situazioni calde e importanti, in grado di dare lavoro, reddito, diritti. Decaro non è stato capace nemmeno di chiedere con decisione a Renzi, per esempio, di sbloccare per la città le numerosissime caserme ormai vuote e inutili che costellano l’area metropolitana, facendosi addirittura un vanto della promessa di Matteo di venire a Bari per l’inaugurazione della Fiera del Levante.

Una politica dell’annuncio (le cose fatte, che in realtà sono solo “amuina”, come direbbero a Napoli) supportata da una strategia di marketing che sta mostrando tutti i suoi limiti e che presto diventerà invisa anche ai più proni sostenitori del sindaco più renziano d’Italia.

E fra gli annunci anche quello che il Comune non andava in ferie, quando tutto è rimasto rigorosamente chiuso per il lungo ponte di ferragosto, dal 14 al 17.  Forse era meglio invece andare in ferie sul serio e prepararsi a lavorare seriamente e duramente a partire dal 27 agosto, quando ci sarà riunione di Consiglio con un bel debito fuori bilancio da digerire.