Si fuma di meno ma si chiacchiera sempre troppo. Ovviamente mentre altri stanno intervenendo sugli argomenti più vari. Ci sono più donne (non tantissime) ma a parlare sono sempre due: Desirée Digeronimo e Maria Maugeri. Ogni tanto Irma Melini cinguetta timidamente qualcosa, eppure di qualità ne avrebbe. Ma si emoziona? O si sente intimidita da quel gigante della retorica e dell’eloquio di Pasquale Finocchio? Non si sa.

C’è chi, come Giuseppe Carrieri, forse non ha ancora capito cosa sia un Consiglio Comunale e quale sia il ruolo del Consigliere, che non è quello del Robin Hood del Cittadino Medio Tartassato dalle Tasse che il crudele Principe Giovanni avidamente richiede tramite l’infame Sceriffo di Nottingham.

Ci sono due grillini che fanno i grillini, dunque esercitano a modo di Grillo e Casaleggio l’onore della Democrazia (cioè in realtà danno l’impressione, ma forse ci stiamo sbagliando, che non sappiano cosa farsene).

Ci sono più opposizioni, ben sette (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Nuovo Centro Destra, Movimento Schittulli, Cinque stelle, Impegno civile, Lista Desirée),che non si sono ancora coordinate fra loro per cui non c’è un unico portavoce ma sette capigruppo. Talmente divise e l’un contro l’altro armate che non sono nemmeno riuscite ad eleggere il vicepresidente (Irma Melini, Forza Italia) sul cui nome era d’accordo anche la maggioranza.

Poi c’è la maggioranza, solo apparentemente coesa, che usa il Sindaco Antonio Decaro più come punto di riferimento per non confondersi su chi è alleato e chi e avversario ma allo stesso tempo, specie su alcuni provvedimenti molto discutibili come la famosa delibera fuori bilancio, sembra prendere le distanze dalla giunta. Giunta in cui, ormai è abbastanza chiaro, la scelta di assessori tecnici in settori che devono essere squisitamente politici (come il Welfare), sta provocando malumori crescenti anche fra il personale.

Insomma, niente di trascendentale, tutto sommato, una qualità complessiva appena appena migliore della precedente Assise, dove si era davvero toccato (quasi) il fondo. Ci sentiamo, con molta pacatezza, di suggerire per chiunque decida di mettersi al servizio della comunità, di pretendere corsi di formazione e aggiornamento dalle formazioni politiche in cui si trovano a militare. Crediamo che si eviterebbero molte brutte figure, una volta seduti fra quei banchi.