Caro Michele,

non sarà istituzionale ma ci conosciamo da una vita. Abbiamo commesso un errore, grave di cui, da responsabile della testata, ti chiedo scusa. Come e perché sia maturato l’errore è onere che incombe solo a me. È ovviamente vero che tu e l’Avvocato Vittorio Triggiani non siate parenti.

Prima che arrivasse il tuo comunicato di smentita, la redazione aveva già deciso di intervenire sull’errore, perché ci siamo resi conto, troppo tardi è vero, che conteneva una clamorosa e ingiustificabile inesattezza, che tu giustamente definisci bugia.

Siamo doppiamente dispiaciuti, intanto per l’amarezza che abbiamo provocato a te e poi perché un errore, un singolo errore, rischia di mettere a repentaglio anni di lavoro e di inchieste, che non hanno mai guardato in faccia nessuno e che mai nessuno potrebbe definire persecutori, o elaborati solo per “colpire” questo o quello, questa o quella forza politica.

Insieme a me, tutta la redazione sente la necessità di scusarsi: per i giornalisti alla fine di tutto quello che conta davvero è narrare vicende e circostanze vere, in modo da consentire a chi le apprende di formarsi autonomamente un giudizio sulla vita e su quello che accade nelle istituzioni, di cui tutti siamo servitori.

Confido che la stima e l’amicizia che ci uniscono da alcuni decenni, continuino a rimanere il punto fermo delle nostre relazioni interpersonali. Dopo tanti anni di professione, scopro che davvero si può sempre sbagliare e fare danni: la prendo come una lezione di vita e l’incentivo a raddoppiare l’impegno per il futuro.

Come è giusto che sia, segue integralmente il tuo comunicato.

Fortunata Dell’Orzo

direttore responsabile di bari.ilquotidianoitaliano.it

La smentita di Michele Losappio:

Mi tocca intervenire in reazione ad un articolo diffuso su Facebook nel quale si denuncia una pratica nepotista e clientelare di Sel incentrata sulla notizia del tutto infondata e quindi falsa di un legame di parentela  fra il sottoscritto e il responsabile dell’avvocatura  Vittorio  Triggiani.
Come è noto nella città di Bari i “Triggiani” sono una moltitudine .
Uno di questi è effettivamente mio nipote ma non è il capo dell’avvocatura e non ha mai avuto rapporti o incarichi dalla Regione. Fra l’altro non si chiama neanche Vittorio.
Una normale prassi giornalistica con una verifica (bastava una telefonata) avrebbe evitato questa brutta figura figlia di un evidente pregiudizio verso Sel e i suoi esponenti.
Mi riservo di ricorrere al riconoscimento dei miei diritti in sede legale. Michele Losappio, Presidente del Gruppo Consiliare Regionale di Sel