Di Silvio Maselli non sanno che farsene: nonostante il Direttore dell’Apulia Film Commission appena nominato Assessore alla Cultura (e dunque ci auguriamo che abbia già dato o stia per dare ad horas le dimissioni dall’Agenzia regionale e da presidente nazionale Anica, con 70 mila euro di indennità) venga “assegnato” al partito di Vendola, quelli di SEL hanno chiesto sino all’ultimo secondo utile la nomina di Pierluigi Introna,  eletto unico consigliere Comunale del partito vendoliano. Invano. Decaro ha scelto diversamente, continuando, forse suo malgrado, l’opera di demolizione e cancellazione progressiva di un alleato per la verità molto silente e poco pretenzioso, così bravo da non schierare nessuno alle primarie e da non presentare nessuna candidatura fra i Presidenti di Municipio.

Prove tecniche in vista delle prossime regionali? Forse sarebbe meglio dire prove di forza: Nichi Vendola sta vedendo cadere in briciole da zero virgola il suo progetto politico, anche e soprattutto a livello nazionale. Nata dall’ennesima scissione dell’atomo di sinistra, ora Sel sta subendo la sorte inflitta a Rifondazione e ai al Partito dei Comunisti Italiani, ma se a seguito di questo “schiaffo” Pierluigi Introna, eletto con Sel e suo Padre Onofrio, presidente del Consiglio Regionale, non iscritto a Sel ma di sicuro prezioso alleato, dovessero “fare le valigie”, si potrà cominciare a intonare il de profundis (e non solo a Bari) per SEL che qualche tempo fa, spiritosamente, qualcuno decrittò con Sinistra Eutanasia e Libertà.

Nessun commento polemico da parte di Introna, Padre e Figlio: si rimettono totalmente alle decisioni del Sindaco, ma il cronista non può non notare  toni tesi, delusione, sconcerto nelle risposte, cortesi ma molto stringate. Pierluigi, infine, azzarda  un “meglio così, ho da fare di mio”.