Un noto giornale nazionale, ieri, ha pubblicato un video che esprime la delusione dei baresi sull’operato dell’attuale giunta comunale. Dall’uomo della strada, al giornalista, all’attore, dal piccolo commerciante al noto professionista vicino all’amministrazione comunale, dall’avversario politico fin anche all’alleato politico, ogni barese presente nel video si lamenta della situazione in città. Tutti quanti danno la colpa al sindaco sceriffo. Ora non entriamo nel merito. Non mi interessa sapere se hanno ragione o torto. La cosa che mi ha dato da pensare è stata la reazione del sindaco a questo video. Contattato su Twitter da un suo follwer e interrogato su cosa ne pensasse, Michelone ha risposto, e cito: “non so devono essere giovani giornalisti in addestramento”.
Eccone un altro. Ecco un altro politico che ha problemi con i giornalisti. Eccone un altro che non regge alla libertà di critica. Se tutti dicono che va bene, il merito è tuo. Se tutti dicono che va male, la colpa è dei giornalisti, ora corrotti, ora incompetenti, ora nemici politici.
Signor sindaco, i giornalisti sono un po’ come i politici: lavorano al servizio del cittadino, stringono molte mani e devono fare grandi sorrisi. Esistono quelli bravi, quelli incompetenti, quelli venduti e chi ha idee differenti nell’uno e nell’altro mestiere. L’unica cosa per cui un giornalista è diverso da un politico è lo stipendio e se qualche giornalista si vende per una cassetta di pesce è perché almeno quel giorno qualcosa la mangia. Come tutti, come il calciatore che vende una partita, come il giudice che vende una sentenza, come il politico che vende un appalto, i giornalisti sono esseri umani ed esistono quelli onesti e quelli disonesti. Come per i politici, ci sono giornalisti capaci e giornalisti che non sanno tenere una penna in mano. I giornalisti non sono dei santi, sono solo degli uomini il cui lavoro è raccontare alla gente quello che non va. Non giustifico il cattivo giornalismo, o il giornalismo venduto. Dico che se è vero che ogni giornalista che mi dà addosso è un venduto, allora è vero anche che ogni politico che non fa il mio interesse è corrotto.
Ora succede che un giornalista, buono o cattivo non lo so e non lo sa neanche lei (come lei stesso ha ammesso nel suo commento), ha girato un video in cui non solo i suoi avversari, ma anche i suoi elettori, i suoi alleati le danno addosso, lamentandosi del suo operato. Lei potrebbe rispondere in milioni di modi per smentire e invece che fa? Dà degli incompetenti ai giornalisti. Si rende conto che sta dando la colpa al cucchiaio se si è scottato col brodo bollente? Non mi permetterei mai di mancarle di rispetto, ma qualcun altro potrebbe dire che, davanti a questo video, lei fa la parte dello stolto che guarda il dito, mentre il saggio le indica la luna. Certamente, lei potrebbe dirmi: “Caro amico, le cose non stanno così: quel video, evidentemente fazioso, ha mostrato solo una parte della cittadinanza scontenta, tralasciando quanti hanno fiducia nell’amministrazione comunale, la gradiscono e la ritengono pienamente funzionante e operosa”. Potrebbe dirlo, o meglio, avrebbe potuto dirlo. Anzi, perché non l’ha fatto? Perché non ha risposto con questa semplice e banale frasetta preparata? Perché prendersela coi giornalisti? Allora quando sono buoni i giornalisti? Quando pubblicano le decine di comunicati stampa che quotidianamente il tuo ufficio invia alle redazioni? Quando ci mandi la velina dove dici la tua sull’ennesima questione che non ti riguarda solo per avere un altro briciolo di visibilità e noi dobbiamo copiarla e incollarla sulle nostre pagine? Se facciamo così siamo bravi giornalisti, se invece chiediamo ai baresi cosa ne pensano del loro sindaco e questi si lamentano siamo dei “giovani in addestramento”? Mi perdoni, senza volerlo sono passato dal “Lei” al “Tu”, non intendevo mancarle di rispetto. Non io a lei, almeno.

17 aprile 2013

Un giovane in addestramento