Il regista Paul Haggis

Dopo sedici giorni trascorsi agli arresti domiciliari con le accuse di violenza sessuale e lesioni aggravate nei confronti di una 28enne, il regista e sceneggiatore premio Oscar Paul Haggis è tornato in libertà ieri, 4 luglio. La gip del Tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, ha accolto infatti l’istanza di revoca dell’arresto presentata il 30 giugno scorso dal difensore, il penalista barese Michele Laforgia. Ai domiciliari dal 19 giugno, il 29 giugno Haggis e la presunta vittima si erano rivisti in Tribunale a Brindisi per un lungo incidente probatorio.

E proprio il racconto della 28enne avrebbe “confermato l’assenza di contegni violenti costrittivi da parte dell’indagato al fine di consumare gli atti sessuali” si legge nell’ordinanza di revoca dei domiciliari. La gip spiega che “le modalità di incontro tra indagato e persona offesa, la spontanea permanenza” della ragazza “presso la residenza dell’indagato anche successivamente agli abusi, i momenti di convivialità tra loro durante le giornate o l’ordinaria messaggistica dei propri impegni/spostamenti, le modalità di commiato adottate dalla persona offesa, sono espressione di una complessità di interazioni tra le parti che, anche laddove meritevole di approfondimento, allo stato affievolisce il giudizio negativo della personalità di Haggis quale soggetto incline a esercitare violenza, fisica o psichica, in danno di terzi”. Soddisfatta per ora la difesa del regista: “Siamo certi che in tempi altrettanto brevi sarà definitivamente acclarato che Haggis non ha commesso alcun reato ed è completamente innocente rispetto alle gravi accuse mosse nei suoi confronti, come abbiamo sempre detto”.