Arresti domiciliari per il comandante della Polizia locale di Lucera, accusato di peculato, falso, truffa ai danni dello Stato e rivelazione di segreto d’ufficio. Il provvedimento è stato eseguito oggi, 10 maggio, dai finanzieri del Comando provinciale di Foggia che hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica. Le indagini nei suoi confronti sono scattate a febbraio 2020, sulla base di una segnalazione anonima, e sono state condotte attraverso intercettazioni ambientali, telefoniche e pedinamenti. Con lui sono indagate altre sei persone: si tratta di cittadini che avrebbero ottenuto l’annullamento di multe come favore del comandante.

Stando alle contestazioni accusatorie, il comandante, dopo aver “attestato la propria presenza in servizio, si sarebbe allontanato dal luogo di lavoro, utilizzando l’autovettura del Comune per assolvere ad impegni privati, estranei alle proprie attribuzioni istituzionali”. Ad esempio, avrebbe utilizzato l’auto di servizio per fare shopping, per fare visita alla propria compagna o incontrare, anche fuori regione, persone prive di legami con il suo lavoro. In un anno avrebbe percorso con l’auto della Polizia locale circa 3000 chilometri non giustificati da doveri d’ufficio e avrebbe accumulato assenze per 53 ore. Inoltre, è accusato anche di “accomodare, in favore di soggetti conoscenti, alcune pratiche e istruttorie amministrative del proprio Comando di Polizia locale”: annullato alcune sanzioni elevate per violazioni del Codice della Strada e rilasciato permessi Ztl retrodatati.