foto di repertorio

Avrebbe ridotto la ex compagna in una condizione di totale assoggettamento, sottoponendola a violenze fisiche e psicologiche. Una volta, stando a quanto ricostruito dall’accusa, l’avrebbe picchiata e, per evitare che qualcuno vedesse i segni delle botte sul viso, l’avrebbe chiusa in casa per 40 giorni. Ieri, 3 maggio, il giudice monocratico della prima sezione penale del Tribunale di Lecce Annalisa De Benedictis ha condannato il 26enne di Carmiano (Le) a 6 anni e 6 mesi di reclusione con le accuse di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, lesioni personali aggravate, tentata violenza sessuale e porto e detenzione di arma comune da sparo. Le violenze sarebbero continuate anche dopo la nascita della figlia nel 2017. Il giudice ha disposto per lui anche l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, quella in perpetuo da qualsiasi ufficio attinente la curatela e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, e infine la revoca della potestà genitoriale. A favore della parte civile riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva di 10mila euro.