Foto: TrinitapoliViva

Il Comune di Trinitapoli, nella provincia di Barletta-Andria-Trani è stato sciolto per “accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata”. E’ la decisione presa ieri, 31 marzo, dal Consiglio dei Ministri, che ha accolto la proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Pertanto, la gestione dell’ente comunale passa a una Commissione straordinaria per i prossimi 18 mesi. Si conclude l’esperienza amministrativa del sindaco Emanuele Losapio, eletto nel settembre del 2020 con la lista Rinascita Trinitapolese 3.0. Il primo cittadino, una volta notificato ufficialmente l’atto di scioglimento, convocherà una conferenza stampa per parlarne alla cittadinanza. Lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale è stato conseguenza della ispezione di una commissione di accesso agli atti, nominata dal Prefetto della Bat Maurizio Valiante lo scorso 29 luglio per “verificare la sussistenza di eventuali forme di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare, tali da determinare un’alterazione del processo di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi e da compromettere il buon andamento e l’imparzialità dell’Amministrazione comunale”.