Un autobus ha preso fuoco ieri, 7 aprile, nel primo pomeriggio, mentre viaggiava sull’autostrada A14 fra i caselli di Andria e Canosa di Puglia, in direzione nord. Tanta paura ma nessuna conseguenza per tutti gli occupanti il mezzo, grazie alla prontezza dell’autista che, appena ha avuto sentore di un malfunzionamento, ha accostato subito in corsia di emergenza facendo scendere i passeggeri. L’autobus, infatti, poco dopo ha preso fuoco e si è ridotto a una carcassa carbonizzata. Disagi alla circolazione e lunghe file, poiché il tratto è rimasto interdetto al traffico per tre ore circa, dalle 14 alle 17. Sul posto i Vigili del fuoco, la Polizia autostradale e il personale della Direzione 8 Tronco di Bari di Autostrade per l’Italia rilievi per accertare le cause del rogo improvviso.

“Avrebbe potuto essere un disastro se l’autista del bus Flixbus che ha preso fuoco ieri sulla A14 tra Andria e Canosa non fosse stato così scaltro e professionale nel fermare il veicolo nel più breve tempo possibile e mettere in salvo i passeggeri e se stesso. Si può tirare un sospiro di sollievo ma siamo sicuri di essere sicuri? Utilizzo questo gioco di parole perché ritengo sia l’unico che calzi a pennello in una situazione fuori controllo, in un ambito nel quale il lavoratore è sempre più alla mercé di sé stesso e all’alea della giornata” commenta il Segretario Filt Cgil Puglia Gennaro Fiorentino. “Il lavoro consente di “portare il pane a casa” ma a casa del lavoratore ci deve tornare anche la pelle. Il lavoro deve garantire il servizio e financo la remunerazione dell’imprenditore ma ciò non deve prescindere mai dalla sicurezza. Sul posto di lavoro non possiamo permettere di addebitare responsabilità sempre e solo a carico del dipendente, atteso che sia necessario un impegno proficuo e responsabile del datore di lavoro. La manutenzione dei mezzi, la formazione del personale, necessitano di normative serie, affidabili e pregnanti. La sicurezza non può essere relegata a materia ordinaria. La Filt Cgil pertanto continuerà sempre ad essere occhio vigile e intransigente sulle questioni attinenti alla sicurezza “del” e “sul” posto di lavoro affinché non ci si affidi solo alla sorte e alla perspicacia di un dipendente per schivare le tragedie”.