“Fin dal primo giorno della scomparsa di Michele Cilli era emerso un nome, ma era necessario avere tutti i tasselli. Oggi presentiamo un risultato che l’intera comunità attendeva, era giusto impegnarsi al massimo per questo”. Lo ha dichiarato il Questore di Barletta Andria Trani in apertura della conferenza stampa di questa mattina, 22 marzo, convocata per annunciare l’importante sviluppo nella vicenda della scomparsa di Michele Cilli, il 24enne del quale si sono perse le tracce dal 16 gennaio scorso, dopo una serata trascorsa in un locale del centro cittadino con gli amici. Sono stati, infatti, arrestati due 34enni, Dario Sarcina, con l’accusa di omicidio volontario, e Cosimo Damiano Borraccino, indagato per soppressione di cadavere. Inoltre, sono in corso ancora perquisizioni e attività tecniche molto importanti per l’indagine. E’ il Procuratore di Trani Nitti a spiegare gli elementi acquisiti e le modalità: “Siamo a uno snodo importante, c’è un’ordinanza cautelare a carico di Sarcina Dario e Borraccino Cosimo Damiano. Da quanto è emerso, Michele Cilli si allontanò dal locale a bordo di un’autovettura con Dario Sarcina. Abbiamo ricostruito l’intero percorso: dopo il lungomare Mennea, l’auto entra in un accesso di vari box e ne esce dopo una ventina di minuti ma senza Michele Cilli. L’auto tornerà poi al locale dove il 24enne festeggiava con amici, richiamerà l’attenzione suonando il clacson, poi si allontanerà. Da quel momento Sarcina presenta lesioni alle mani, una più profonda, compatibili con l’utilizzo di un’arma da taglio. La mattina del 16 gennaio va in ospedale in provincia di Foggia e viene sottoposto a intervento chirurgico. Rientra a Barletta il 17 gennaio”. Prima di tornare nel locale da cui aveva prelevato la vittima, Sarcina raggiunge un immobile e parla con una persona, Cosimo Damiano Borraccino, che si reca nello stesso garage lasciato poco prima da Sarcina; Borraccino raggiunge poi con la sua auto una stazione di servizio e riempie una tanica di carburante. I suoi indumenti verranno abbandonati e ritrovati qualche giorno dopo in località Fiumara, e verrà denunciato il furto della sua auto. Il gip ha evidenziato i molteplici tentativi di depistaggio messi in atto. Gli inquirenti precisano che “ci troviamo ancora nella fase delle indagini, per cui tutti gli elementi dovranno essere vagliati”. Fondamentali per la ricostruzione le numerose immagini acquisite da telecamere di videosorveglianza, i tabulati telefonici e i dati dei gps delle auto identificate, tra i pochi elementi che non potevano essere distrutti dalle persone coinvolte. Al momento non sarebbe stato individuato uno specifico movente, se non generiche minacce precedenti di Sarcina a Cilli.