aumento canone demanio
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“I mitilicoltori sono obbligati ad effettuare il trasferimento del prodotto nel II seno del Mar Piccolo o in alternativa in Mar Grande. Tale operazione comporta ulteriori investimenti per l’acquisizione e l’allestimento di nuovi specchi acquei”. Così una nota di Confcommercio Taranto spiega le circostanze in cui avviene l’aumento del canone per il demanio per i mitili. Da qui la protesta con presidio davanti alla Prefettura jonica di questa mattina, con l’organizzazione della stessa Confcommercio locale e di Unicoop Taranto. L’aumento delle concessioni marittime è scattato lo scorso 1° gennaio, passando dai 400 ai 2700 euro, una spesa insostenibile per i mitilicoltori. Il Prefetto Demetrio Martino ha ricevuto una delegazione della categoria colpita dai rincari.

Gli operatori devono spostare i mitili entro il 28 febbraio di ogni anno. A richiederlo è l’ordinanza regionale n. 532/18, con cui la Regione Puglia mette sotto controllo il rischio di concentrazioni di diossina e PCB nei mitili. Il Prefetto ha quindi richiesto al commissario prefettizio di rendere il canone valido per più specchi d’acqua. Confcommercio e Unicoop Taranto, invece, chiedono misure pensate per favorire questo importante prodotto locale.

Sostegno della Regione ai mitilicoltori ionici, prostrati dal rincari delle materie prime e dagli aumenti dei canoni e avvio di una interlocuzione con i Ministeri competenti, per supportare l’intero comparto”. È il contenuto della mozione urgente,  depositata stamattina da Massimiliano Stellato, consigliere regionale, con cui chiede l’intervento del governo regionale a sostegno della mitilicoltura ionica. La mozione dovrebbe essere discussa già domani, nella seduta di Consiglio regionale.
“I rincari del costo dell’energia e del gasolio hanno impattato sulla produzione di mitili e sulle finanze dei mitilicoltori – si legge nel documento”. In aggiunta, “il versamento  del canone annuale della concessione demaniale passato, tra omesse agevolazioni e nuovi aumenti, da circa  400 euro a 3.500 euro,  nonché l’allestimento di nuovi specchi acquei per trasferire, ogni anno, il novellame hanno messo in ginocchio la precaria economia dei mitilicoltori del tarantino”. Alla luce di ciò, attraverso il Consiglio,  Stellato chiede l’impegno del Presidente e dell’assessore all’ Agricoltura e alla Pesca, “affinché  possano predisporre ogni più opportuno provvedimento, anche attraverso l’interlocuzione con i Ministeri competenti, per sostenere l’intero comparto della mitilicoltura ionica”.