Michele Cilli
Michele Cilli

Un nuovo elemento di cui il legale della famiglia di Michele Cilli, Michele Cocchiarole, e il criminologo che si occupa del caso, Gianni Spoletti, chiedono alla Procura di tenere conto. Nella giornata di ieri, 10 febbraio, è stata infatti depositata una ulteriore memoria in cui si chiede agli inquirenti di approfondire l’avvenuto incendio di un’auto nelle campagne di Barletta, in via Foggia sotto un cavalcavia, proprio nella notte della scomparsa del 24enne, il 16 gennaio scorso, verso le 4 del mattino. Il rogo fu domato dai vigili del fuoco. Al momento non risulta alcun nesso tra la sparizione del ragazzo e l’incendio dell’auto ma i consulenti chiedono di non trascurare anche questa segnalazione.

Per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda, la famiglia avrebbe intenzione di organizzare una fiaccolata in città, anche nella speranza che chi sa qualcosa si faccia avanti. Di Michele Cilli non si hanno più notizie da quasi un mese. Dopo un sabato sera come tanti, con gli amici, la fidanzata, una festa di compleanno in un locale di Barletta nei pressi del castello, il 16 gennaio non è più tornato a casa. Scomparso nel nulla verso l’una di notte, dopo aver seguito un conoscente che lo attendeva all’uscita del locale. Chi, perché, cosa sia successo sono domande ancora senza risposta dopo settimane di angoscia per i suoi familiari e di sgomento per tutta la comunità barlettana.

Le indagini, partite dalla segnalazione del mancato rientro a casa del ragazzo, non si sono mai fermate, inanellando una serie di indizi, di testimonianze e reperti che purtroppo non consentono ancora di comporre un quadro chiaro dell’accaduto. Le ricerche, dopo aver setacciato le zone delle litoranea nord  e sud di Barletta, hanno condotto al ritrovamento di alcuni elementi la cui attinenza al caso Cilli è in corso di valutazione, come una tuta e un paio di scarpe ginniche, tre taniche con la dicitura acido muriatico. E poi una lettera anonima alla famiglia, in cui si punta il dito contro una persona ben precisa, coinvolta nel giro della droga.