Il decreto è stato emesso dal Tribunale di Lecce, e interessa la confisca di due ville, un immobile ad uso abitativo, otto magazzini e un terreno a Taranto, Castellaneta Marina e Martina Franca, cinque autoveicoli, tre monocicli e cinque rapporti finanziari, nonché il 50% di quote societarie e cinque compendi aziendali operanti nel settore dei mitili.

Nel complesso, si tratta di un patrimonio di circa cinque milioni di euro, appartenente ad un imprenditore ritenuto socialmente pericoloso a causa di precedenti condanne per associazione di stampo mafioso, estorsione e violazione della disciplina sulla detenzione delle armi.

Secondo le indagini della DIA l’imprenditore, operante nel campo dei mitili, è riuscito ad accrescere il proprio patrimonio mediante l’intestazione di beni a congiunti e prestanomi vari, pur non avendo dichiarato redditi sufficienti a giustificare tali ingenti disponibilità economiche.