“Io ero già convinto che in ospedale avessero sbagliato ma ora a dirlo sono pure i vertici della sanità regionale”. Con queste parole Giancarlo Vincitorio coordinatore regionale di Alleanza italiana Stop 5G intende dimostrare l’errore dell’ospedale di Barletta.

La vicenda riguarda due malati oncologici che non sarebbero stati ricevuti in reparto perché privi del green pass. I fatti risalirebbero al 18 gennaio. Una nota di Vito Montanaro direttore del dipartimento regionale Promozione della Salute invitava però le strutture sanitarie a fare del proprio meglio per garantire l’accesso alle cure anche a chi non ha il green pass.

La nota è datata 6 gennaio. “Non è mai stato precluso l’accesso ai pazienti per l’erogazione della prestazioni di specialistica ambulatoriale, anche se privi di green pass o tampone”. Così scriveva Montanaro nella nota. In più, invitava le Aziende Sanitarie Locali pugliesi a verificare tempestivamente le procedure messe in atto, in modo tale da garantire l’erogazione delle prestazioni senza alcuna limitazione all’accesso in tutte le strutture ospedalieri e territoriali.

Giancarlo Vincitorio non è d’accordo anche sul fatto che a occuparsi della commissione interna sia l’avvocato Alessandro delle Donne. Secondo il coordinatore ci sarebbe un conflitto di interessi. “Infatti c’è da verificare anche quali colpe potrebbe avere proprio Delle Donne in queste vicenda e di conseguenza non può essere lui a stabilire chi deve indagare. Occorre che la commissione sia super partes”. Così scrive Vincitorio in una nota.

Infatti, il coordinatore regionale difende la donna coinvolta. La signora non aveva ottenuto la vaccinazione in quanto elettrosensibile il 23 gennaio. La denuncia, però, otteneva risposta per Vincitorio solo il 27. La notizia era stata riportata anche da agenzie di stampa nazionale come l’Ansa. Poi era arrivata la risposta dall’Asl locale. Da qui la richiesta di Vincitorio di avere un responsabile esterno nella commissione interna che indaga sul caso.