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Foggia continua a risaltare nelle classifiche, ma purtroppo ancora in negativo. Dopo l’affermazione come penultima città per qualità della vita, si attesta anche come ultima in classifica per la raccolta differenziata. L’appello di Marilisa Magno, membro della commissione straordinaria del Comune di Foggia, è esaustivo: “La società civile deve dare il proprio contributo”.
Secondo Magno, un giusto apporto green della città dauna darebbe sicuramente un colpo basso alla criminalità organizzata, che in situazioni del genere trova tanto terreno fertile. “Gli indici Rd dei Comuni di Taranto e Foggia (fermi al 20-25%) impattano inevitabilmente sull’indice regionale Rd, quasi il 10% della popolazione regionale. La percentuale di raccolta differenziata, per la precisione, si attesta al 26% nel 2019. Va peggio solo nell’Aro Fg 2 (Carapelle, Cerignola, Ordona, Orta Nova, Stornara, Stornarella) dove nelle stesso anno la media non arrivava al 6%.

La soluzione, o quanto meno il piano da seguire, è incentrato su uno smaltimento in discarica in netta diminuzione, augurandosi di poter toccare il 70% entro il 2025. Serie di obiettivi serviranno quindi a far cambiare la situazione, altrimenti ci si sarà limitati soltanto ad aver perso tempo, alimentando i disservizi.
Non potrà chiudere, ad esempio, la discarica di Passo Breccioso, così come impianti obsoleti e destinati alla dismissione. Sembra non perdersi d’animo Anna Grazia Maraschio, Assessore all’Ambiente della Regione Puglia: “Il 65% al 2022 e il 70% al 2025 sono due obiettivi raggiungibili dai nostri Comuni, come testimoniano le importanti esperienze di alcune realtà anche di medio-grandi dimensioni. È una sfida di civiltà della nostra comunità che dovrà essere accompagnata in questo percorso attraverso una sensibilizzazione diffusa e non invasiva in materia ambientale”.