Piazza Maria Immacolata a Taranto (Facebook)

La Rete degli Studenti Medi pugliesi – sindacato studentesco italiano – venerdì 19 novembre hannno organizzato un presidio a Martina Franca ed uno a Taranto per porre l’attenzione sulla situazione scolastica attuale e sul continuo disinteresse delle Istituzioni nei confronti dei giovani. I presidi si terranno dalle ore 10:00 alle ore 12:00 in Piazza Vittorio Veneto a Martina Franca ed in Piazza Maria Immacolata a Taranto.

La nostra generazione si trova a subire le conseguenze delle scelte delle classi dirigenti che hanno governato il Paese ed il Mondo negli ultimi decenni, scelte che, nella maggior parte dei casi, non hanno preso in considerazione gli effetti sul futuro e chi questo futuro lo avrebbe vissuto. Dopo la Pandemia le contraddizioni scatenate da queste scelte sono diventate evidenti a chiunque. Come in ogni momento storico di crisi, queste contraddizioni ci danno la possibilità di attuare un cambiamento profondo della società che viviamo. Abbiamo ancora la possibilità di governare questi cambiamenti e incidere sui problemi che viviamo ogni giorno, agendo sui grandi temi del nostro presente.

“Come Rete degli Studenti Medi abbiamo sentito l’esigenza di scendere in piazza per dare voce alla nuova generazione , quella proprio più precaria e con il futuro più incerto. Siamo stanchi di non essere ascoltati e dover subire le conseguenze delle scelte sbagliate degli ultimi decenni, per questo siamo pronti a fare tabula rasa e ripartire da zero, riappropriarci degli spazi che dovrebbero spettarci, portare avanti la bandiera dell’uguaglianza prima di tutte le altre e pretendere un’istruzione realmente gratuita, di qualità e libera” – annuncia Francesca Ancona, portavoce della Rete degli Studenti Medi Brindisi.

“Il 19 novembre noi giovani scenderemo nelle piazze di tutta Italia, manifesteremo proclamando con forza la nostra contrapposizione rispetto al tragico scenario che ci vede costretti. A seguito della situazione post pandemica, sono emerse in maniera ancora più evidente tutte le falle che il sistema scolastico presenta da tempo. In risposta a ciò troviamo ancora una volta una legge di bilancio che non prevederà massicci investimenti nel settore scolastico. Protagonista del futuro e della maggior parte delle  discussioni attuali, la generazione più precaria della storia è arrabbiata! Davanti alla stesura di un PNRR che non ci concede peso politico né possibilità di espressione, né tantomeno garantisce risposte per le nuove generazioni, siamo stanchi e pronti a scendere in piazza, urlare e pretendere con chiarezza un’inversione di rotta che ci vedrà protagonisti” –  dichiara Laura Semeraro, coordinatrice del Collettivo 080 Rete degli studenti medi.

“Le nostre rivendicazioni partono dall’ambiente in cui spendiamo gran parte della nostra vita adolescenziale: la scuola. È necessario un superamento della didattica frontale per una didattica partecipativa e cooperativa, valutazione narrativo-descrittiva andando oltre la valutazione numerica; abolizione della bocciatura; esame di stato coerente con gli ultimi anni e centrato sul percorso e sugli interessi” degli studenti. “Importante è poi soffermarsi sulla sicurezza negli ambienti scolastici e un rinnovo dei trasporti, con gratuità per gli studenti. Si richiede un altro genere di scuola con educazione sessuale e all’affettività obbligatoria nei percorsi didattici, carriere Alias per le persone transgender, bagni genderless, tampon Box nei bagni scolastici, distribuzione di contraccettivi nelle scuole. Importante per noi giovani è la transizione ecologica, quindi è necessaria un’educazione Ambientale nelle scuole e un piano straordinario di Edilizia sostenibile e efficientamento energetico degli istituti. La formazione lavorativa all’interno delle scuole è necessaria, quindi PCTO di qualità, legati al percorso d’istruzione e rispettosi delle norme vigenti per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, formazione sui diritti dei lavoratori, a partire dall’educazione civica. L’ultimo punto, ma non per importanza, è la salute psicologica, si richiede attenzione su una Riforma dei Centri Informazione e Consulenza (CIC) e trasformazione in Sportelli di Assistenza Psicologica Scolastica, percorsi di consapevolezza e formazione sui Consultori nelle scuole e facilitare l’accesso all’assistenza psicologica gratuita e un istituzione dello Psicologo di Base”.

Costruire una società migliore e più giusta è ancora non solo possibile, ma necessario. Invitiamo tutti gli studenti a scendere in piazza. Per il presidio verranno osservate tutte le misure di contenimento del Covid-19, ricordiamo pertanto l’obbligo di mascherina.