Mare del Salento (Facebook)

Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capo gruppo de “La Puglia Domani” è contro il parco eolico nel mare del salento: “Il territorio è con noi. Domenica sit-in a Porto Miggiano contro le pale da 300 metri”.

“Abbiamo già dato: la Puglia produce già un quarto dell’energia eolica generata in Italia. Basterebbe questo dato per motivare il nostro no al progetto di un mega parco eolico ad una quindicina di chilometri dalla costa salentina, nelle acque a sud di Otranto tra Porto Badisco, Santa Cesarea Terme e Castro. Un autentico paradiso, minacciato da un esercito di ben 90 torri eoliche galleggianti, alte fino a 300 metri sul livello del mare. E, se non bastasse, il punto di connessione a terra con la rete elettrica nazionale è stato previsto in località La Fraula a Santa Cesarea Terme, un altro paradiso del Salento che rischia di essere sfregiato in modo irreparabile. Ecco perché diciamo basta, e non siamo soli. Domenica 21 novembre saremo a Porto Miggiano, insieme agli amministratori locali e alla gente del territorio, per manifestare il nostro no incondizionato a questo faraonico progetto di eolico off-shore. A proposito di faraoni, le torri che si vogliono installare in mare saranno alte più del doppio della piramide di Cheope, quanto la Tour Eiffel: praticamente un palazzo saracinesca di cento piani in mezzo al mare che fa innamorare e sognare i turisti di tutto il mondo. L’incanto di una vista mozzafiato, che nelle giornate più limpide consente di abbracciare con lo sguardo i monti dell’Albania, sarebbe spezzato irreversibilmente da una barriera di eliche mastodontiche. Si rischia un delitto ambientale e paesaggistico di proporzioni inimmaginabili, ed è bene spiegarlo a chiare lettere ai signori dell’eolico che hanno preso di mira le coste del Salento. Forse ignorano che stanno puntando alla località dove sorge l’alba dei popoli, la prima ad essere illuminata dalla luce che giunge da Oriente, la frontiera più estrema d’Europa. Un luogo magico che siamo pronti a difendere ad ogni costo dalla bruttura di questo mega impianto in mare. Lo stesso mare da favola della grotta dei Cervi e della Zinzulusa, dell’approdo di Enea e del tempio di Atena, patrimonio della nostra civiltà.
Non ci arrenderemo a questa invasione. Cosa succederebbe se un simile progetto fosse presentato per le acque di fronte ad Ischia, a Capri, alla riviera ligure o alla laguna di Venezia? Ecco perché il nostro moto di ribellione è forte e condiviso, è un moto di orgoglio che antepone la difesa del territorio ad ogni steccato ideologico, che sta portando le amministrazioni comunali salentine a consigli monotematici e all’approvazione di una mozione contro l’eolico off-shore che parte da me e sta trovando condivisione unanime.
Anche in Consiglio regionale daremo battaglia, con la forza di una mozione che abbiamo presentato e che sarà portata presto in discussione. Ogni consigliere sarà chiamato a manifestare se è schierato in difesa della bellezza del nostro paesaggio o se milita nella fazione opposta, quella delle multinazionali interessate solo al profitto” – così si esprime Pagliaro.