Torre Guaceto Facebook ufficiale

I pescatori della Riserva Marina protetta di Torre Guaceto (Brindisi), hanno deciso di non operare per un mese all’interno e all’esterno dell’oasi per cercare di ridurre al minimo l’impatto antropico sul mare.

Questa è un’iniziativa che si inserisce nel modello di pesca sostenibile lanciato nel 2005. I pescatori consegneranno le licenze alle autorità preposte e la Regione Puglia li sosterrà finanziariamente per i mancati guadagni. La sperimentazione è coordinata dalla Blue Marine Foundation, Ong operante in tutto il mondo, che si è insediata nelle isole Eolie e ha dato vita ad una partnership con i pescatori locali; inoltre, qualche giorno fa, nell’oasi è arrivata una delegazione di pescatori dalla Sicilia per acquisire al meglio i metodi di pesca sostenibile.

“Non è stato semplice arrivare a questo punto. Ricordiamo che fino al giorno prima della nascita del Consorzio, a Torre Guaceto si pescava con gli esplosivi. La sensibilizzazione dei pescatori e la tutela anche dei loro interessi, negli anni, ci ha portati ad essere un esempio internazionale e ad accogliere chi, come noi, vuole fare del proprio meglio per raggiungere migliori standard di sostenibilità è sempre un grande orgoglio”, ha dichiarato il presidente del Consorzio di Torre Guaceto, Rocky Malatesta.