Il 22enne Daniele Arciuli, dopo due mesi di latitanza dopo l’evasione dal carcere di Trani il 26 agosto, è stato arrestato dalla Squadra mobile di Bari.

Arciuli aveva deciso di rendersi irreperibile, permanendo nello stato di latitanza fino a che, gli investigatori della sezione Omicidi della Squadra Mobile di Bari, collaborati dall’omologo Ufficio della Questura della BAT, sono riusciti a catturarlo a Triggiano, dove il pregiudicato aveva trovato un comodo rifugio, non privo di vie apposite di fuga.

Al momento dell’intervento degli agenti della Polizia di Stato, coordinati dal Pubblico Ministero titolare dell’indagine, l’evaso ha tentato di sottrarsi alla cattura, scappando attraverso una finestra e riuscendo a guadagnare repentinamente i tetti delle abitazioni limitrofe.

Tallonato dai poliziotti, ne è nato un pericoloso inseguimento che si è protratto di tetto in tetto, fino a che Arciuli è stato raggiunto, immobilizzato ed ammanettato.

Nel corso dell’operazione, è stata tratta in arresto anche la rispettiva compagna N.S. classe 2000, incensurata, trovata in compagnia del fuggitivo e che ne aveva favorito lo stato di irreperibilità.

Arciuli adesso è di nuovo in carcere e dovrà finire di scontare la pena per omicidio, commesso nel 2015 quando era ancora minorenne. Alla condanna si aggiungerà anche il reato di evasione. 

Insieme a lui evase anche il 28enne Giuseppe Antonio De Noja che però si è costituito alla Questura di Bari, accompagnato dal suo avvocato.