A Lecce il Tar ha respinto il ricorso cautelare di una dottoressa non vaccinata dell’ospedale Perrino di Brindisi che aveva impugnato i provvedimenti di sospensione dal servizio senza retribuzione (del 5 luglio scorso) da parte dell’Asl, e di sospensione dalla professione (del 13 luglio scorso) da parte dell’Ordine provinciale dei medici.

La dottoressa è stata anche condannata al pagamento delle spese processuali pari a complessivi mille euro.

Nell’ordinanza i giudici spiegano che “non risulta che la ricorrente, seppure inizialmente si fosse riservata di addurre eventuali situazioni di incompatibilità con l’obbligo vaccinale, valide a supportare il differimento o anche l’omissione dello stesso, si sia attivata per produrre elementi concreti, atti a comprovare quest’ultime, sicché il provvedimento di sospensione” è da ritenersi “dovuto”.

“Nella comparazione degli interessi coinvolti – si legge nell’ordinanza – l’interesse pubblico sotteso alla normativa” sull’obbligo vaccinale per i medici “si presenta sicuramente prevalente”.

I giudici ricordano anche che “la ricorrente ha comunque facoltà di sottoporsi all’obbligo vaccinale, determinando così la cessazione degli effetti pregiudizievoli lamentati”.