“Non ha ritenuto che fosse il caso di vaccinarsi perché non si fidava del siero in quel momento, voleva aspettare per capirne di più. Diceva ai suoi colleghi di essere forte perché era in salute”.

Sono queste le parole pronunciate da Monica Valotto, la ex compagna di Candido Avezzù, il poliziotto di 58 anni, morto dopo aver contratto il virus, che dal 13 al 23 luglio ha prestato servizio al centro di accoglienza di Taranto.

L’uomo è stato ricoverato il 10 agosto scorso nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Mestre. “Entro in lntensiva. Sulla lapide lo scudetto del 2 grazie”, il post pubblicato sui social quel giorno con il riferimento al Secondo reparto mobile, del quale faceva parte.