Il poliziotto barese Filippo Paradiso resta in carcere, mentre l’avvocato del Foro di Trani Giacomo Ragno ai domiciliari.
È questa la decisione del Tribunale del Riesame di Potenza che ha rigettato i ricorsi dei difensori degli indagati arrestati il 9 giugno scorso, nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità nelle indagini sull’ex Ilva.
Le misure cautelari erano state disposte per presunte pressioni che l’ex procuratore di Trani e Taranto, Carlo Capristo, avrebbe esercitato su un magistrato di Trani, poco dopo il suo trasferimento a Taranto, nel 2016.
Paradiso e Ragno sono considerati molti vicini a Capristo, che intanto ha presentato ricorso in Cassazione contro l’obbligo di dimora disposto nei suoi confronti.